Casper è stato protagonista di una vicenda abbastanza emblematica anche per un mercato volatile come quello delle criptovalute. Nel corso del 2021, infatti, il suo prezzo è schizzato da meno di uno a circa quaranta dollari in pochi giorni, per poi tornare all’improvviso al punto di partenza.

Una vicenda la quale ha danneggiato non poco il progetto, che da parte sua si presenta con caratteristiche tecnologiche notevoli, tali da poter fornire la base per una navigazione più tranquilla nell’immediato futuro. Soprattutto in considerazione dell’imminente quarto halving di Bitcoin, che potrebbe spingere in alto l’intero settore.

Casper: di cosa si tratta?

Casper è una blockchain pubblica lanciata da Medha Parlikar e Mrinal Manohar, la quale si propone di conseguire il massimo possibile in termini di decentralizzazione ed efficienza dal punto di vista energetico. La sua particolarità è da ravvisare nella presenza del protocollo di consenso Casper Correct-by-Construction (CBC), una specifica grazie alla quale è possibile la rapida adozione dei servizi blockchain a tutti i livelli aziendali. 

In pratica si tratta di una versione modificata del meccanismo di consenso Proof-of-Stake, che a sua volta garantisce un notevole mix tra scalabilità e soluzioni di gestione del database. La decisione di adottare questa soluzione rappresenta in effetti un punto di forza non trascurabile, per Casper.

Nel sistema congegnato il token nativo di rete è CSPR, cui è affidato il compito di alimentare e proteggere la blockchain, oltre che in veste di ricompensa a favore dei validatori, per il lavoro prestato al suo interno.

Come funziona Casper

Grazie a Correct-by-Construction, i validatori sono in grado di generare e trasferire le comunicazioni necessarie per cercare di raggiungere un consenso sui blocchi che vengono creati. Chi li propone provvede alla selezione di un insieme di transazioni in sospeso e all’inclusione degli hash delle transazioni in un proto-blocco. Nel caso in cui il consenso sia eseguito il blocco viene aggiunto alla catena.

Una volta finalizzato il blocco, i nodi di convalida eseguono tutte le transazioni in esso contenute e danno luogo al necessario aggiornamento. Eseguita l’operazione, i validatori inviano perciò una firma di finalità cui è affidato il compito di indicare il completamento dell’esecuzione del blocco, l’aggiunta del blocco alla catena lineare e l’aggiornamento del proprio status.

Dal lancio della mainnet, avvenuto nel marzo del 2021, la rete è stata aggiornata svariate volte, un lavoro che ha permesso di conseguire grande versatilità. Una caratteristica agevolata anche dai livelli di decentralizzazione resi possibili da un approccio estremamente innovativo.

Il suo design prevede contratti intelligenti aggiornabili e tariffe del gas per le transazioni trasparenti. Inoltre, Casper è più efficiente dal punto di vista energetico del 136.000% rispetto a Bitcoin. Una caratteristica molto importante, in un momento in cui la galassia ambientalista accusa i progetti basati sul Proof-of-Work di essere eccessivamente inquinanti.

Casper: dove potrebbe arrivare nel 2024?

Proprio i livelli tecnologici conseguiti nel corso del tempo permettono a Casper di guardare con una certa fiducia al futuro. Le sue soluzioni si rivolgono al mondo delle imprese e rappresentano quindi una risposta ad esigenze reali.

Non a caso tra i suoi finanziatori figurano nomi di spicco come Consensus Capital, Atlas Group, Diode Capital e, soprattutto, Evangelion Capital. Proprio la notizia della sua decisione di finanziare Casper è stata alla base della vera e propria bull run del maggio 2021 che ha portato il prezzo del token a lambire i 40 dollari, prima di flettere.

Per quanto riguarda i prossimi mesi, in molti si attendono una crescita della sua quotazione. Se al momento si trova al 93° posto della classifica relativa alla capitalizzazione di mercato, le basi per una risalita sembrano esserci tutte. Soprattutto in considerazione dell’attesa schiarita per il settore delle criptovalute, che del resto sembra già profilarsi all’orizzonte.