Una vicenda grottesca, capace però di mobilitare un aeroporto intero e non solo quello. Del resto, non capita fortunatamente tutti i giorni e in tutti gli scali del mondo di vedere tiratori scelti in pista, messi in moto da un’allerta terrorismo. È successo martedì pomeriggio all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, intorno a un aereo della compagnia aerea spagnola Vueling dirottato in Italia a causa di un’assurda emergenza in volo.
Volo dirottato a Fiumicino e allerta terrorismo per un passeggero che scrive “I Love Allah”
Volo A321 decollato da Parigi con destinazione Il Cairo. Un passeggero di 29 anni accusa un malore e chiede un farmaco al personale di bordo. Come da prassi, prima di somministrare il farmaco, la hostess fornisce un modulo che l’uomo deve compilare. Lui obbedisce, ma alla fine, incomprensibilmente, scrive “I Love Allah“. Scatta il panico, la hostess avvisa i colleghi e il comandante si attacca alla radio, chiedendo un atterraggio d’urgenza nello scalo italiano, visto che in quel momento stanno sorvolando la Croazia.
Apriti cielo (è proprio il caso di dirlo): basta un “I Love Allah” per scatenare la psicosi, ma soprattutto una macchina complessa. I tiratori scelti sono soltanto l’ultimo passo, oltre che il più evidente. Sul volo, intanto, è il delirio: il 29enne si arrabbia con hostess, steward e comandante, gli altri passeggeri idem, con l’aggiunta dello stesso 29enne dal quale è scaturito il finimondo. Impossibile tenere buoni tutti e placare il parapiglia bello che scoppiato.
Tiratori scelti in pista e passeggero lasciato a terra. In un parapiglia
Il viaggio compiuto dal volo A321 può essere visualizzato qui, ma certo non è sufficiente per completare il racconto. Non finisce tutto con un “semplice” dirottamento. L’aereo atterra a Roma grondante rabbia e il 29enne deve vedersela con le autorità italiane.
Oltre ai tiratori, a Fiumicino c’è la Polizia aeroportuale che prende in custodia l’uomo, lo interroga e… pazienza se è un fascio di nervi. L’allarme cessa, visto che le verifiche hanno dato esito negativo, ma il comandante è irremovibile nei confronti dell’autore di “I Love Allah” che non vuole più vedere a bordo del velivolo. Falsi allarmi, di questi tempi, ne abbiamo riportati tanti (i francesi oramai si sono abituati, i tedeschi hanno avuto qualche problema in più), ma come questo ancora no.
Com’è finita la storia? Ringraziamento dei passeggeri e tutti al Cairo, per niente divertiti dal fuoriprogramma. Anzi…