Il bonus 550€ per i lavoratori part-time è stato prorogato per il 2024. La conferma arriva dal Decreto Legge Fiscale collegato alla Manovra 2024. L’indennità sarà riconosciuta ai lavoratori inseriti nel contesto lavorativo con contratto part-time ciclico. Vediamo insieme quali sono le novità legate al bonus da 550 euro.
Bonus 550€ lavoratori part – time
I lavoratori che soddisfano i requisiti di legge avranno diritto a una specifica indennità. Si tratta di un bonus ripreso e ampliato all’interno della categoria al fine di consentire l’accesso a una vasta platea di aventi diritto.
Pertanto, possono beneficiare di questo vantaggio i lavoratori delle aziende private impiegati, a condizione che abbiano avuto un contratto a tempo parziale nel 2022.
Chi ha diritto bonus 550 euro?
L‘indennità una tantum di 550 euro viene riconosciuta ai lavoratori che nel 2022 erano inseriti in un contesto lavorativo con un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico. Il bonus in questione è stato rinnovato con alcune novità attraverso il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024, reso ufficiale con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre 2023.
La prima novità legata alla proroga riguarda non solo il reintegro dell’indennità, ma anche l’ampliamento della categoria di aventi diritto per il 2023, che non è più riservata esclusivamente ai lavoratori part-time ciclo verticale. Pertanto, sono ammessi al beneficio tutti coloro che nel 2022 risultano dipendenti con un contratto a tempo parziale, a condizione che soddisfino i diversi requisiti di legge, inclusi:
- il lavoratore non deve possedere altre tipologie di contratto di lavoro dipendente;
- non deve risultare come percettore dell’indennità di disoccupazione Naspi.
- non deve essere titolare di una pensione diretta.
Da quando si dà il bonus per i lavoratori part time?
Secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 2-bis, comma 1, del Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91, per quanto riguarda il 2022:
“L’indennità una tantum riconosciuta ai lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno 2021, si riferisce ai lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale che prevede periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica della prestazione lavorativa”.
Quali sono le novità per i lavoratori a tempo parziale ciclico
Le novità sono state introdotte nell’articolo 8 del decreto sulle ‘Disposizioni inerenti ai lavoratori a tempo parziale ciclico’, che recita:
“Per il 2023, ai lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico nell’anno 2022, che preveda periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica della prestazione lavorativa e che, alla data della domanda, non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente ovvero percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) o di un trattamento pensionistico, è attribuita un’indennità una tantum pari a 550 euro. L’indennità può essere riconosciuta solo una volta al medesimo lavoratore.”
Come richiedere bonus 550€ part time?
La domanda per il bonus da 550 euro per i lavoratori part-time dovrà essere presentata in modalità telematica sul portale dell’INPS, tramite la sezione dedicata al “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.
L’accesso ai servizi è consentito solo tramite le proprie credenziali: SPID, CIE e CNS. Attualmente, non è stata confermata una data di presentazione della richiesta di ammissione al beneficio.
Sicuramente a breve l’INPS ufficializzerà le modalità, i termini e la scadenza per la presentazione della richiesta, al fine di garantire l’erogazione dell’indennità il prima possibile, anche prima del 2024.