Le opposizioni, solitamente divise, pare abbiano trovato nell’accordo siglato da Italia e Albania sui migranti un punto d’incontro, come confermano le dichiarazioni del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Il leader Cinquestelle attacca il patto, definito “l’ennesimo spot” a spese degli italiani.
Accordo con l’Albania, Conte: (M5S): “Nulla sulla redistribuzione e nessun contrasto agli sbarchi”
Forse non è il caso di farglielo sapere, ma su una cosa Matteo Renzi e Giuseppe Conte si sono finalmente trovati concordi: entrambi hanno definito l’accordo tra Italia e Albania “uno spot” del governo Meloni.
Ancora non sappiamo se il patto firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal premier albanese Edi Rama sortirà qualche effetto e di quale tipo sul fenomeno migratorio. Quel che è certo, è che le opposizioni raramente sono state così compatte nel condannare un provvedimento dell’esecutivo.
Da un lato, Elly Schlein del Partito Democratico che critica l’accordo, non passato per il Parlamento e considerato in violazione del diritto internazionale e dell’articolo 10 della Costituzione. Dall’altro, Matteo Renzi (Italia Viva) che denuncia il fallimento delle politiche del governo sul fronte migratorio, e il tentativo di mascherarlo con questa “operazione mediatica“.
A loro si aggiunge, ora, il presidente dei Cinquestelle che, come il leader di Italia Viva, sottolinea gli insuccessi del governo sulla questione migranti, certificati dall’operazione con l’Albania.
“Meloni pensa davvero che italiani siano così distratti da non comprendere che questo è un ennesimo spot, dopo lo spot della tragedia di Cutro e quello di Lampedusa? Ora tocca allo ‘spot albanese’. Non c’è nulla per contrastare gli sbarchi, zero sul fronte della redistribuzione, anzi, la presidente Meloni ha ammesso che, sull’argomento, in Europa non le rispondono più”.
Un accordo che, secondo Conte, graverà esclusivamente sulle spalle dei contribuenti italiani, senza andare a risolvere il problema migranti.
“Quale progetto stiamo portando avanti? Prendere a nostre spese i migranti che arrivano qui, portarli per un mese in Albania, pagare le spese di trasferta e quelle per sostenere lì le nostre procedure di registrazione di chi richiede asilo. Dopodiché dare 80 milioni all’Albania per questo disturbo e riportarli in Italia. Perché il problema dei rimpatri rimane identico e inevaso com’è oggi”.
Manovra 2024, Conte: “Misera, l’Italia non se la merita”
Il presidente M5S conferma ai cronisti, tra cui l’inviato di Tag24 Michele Lilla, che il Movimento sarà al fianco del PD nella manifestazione indetta per sabato 11 novembre. Tra i temi che saranno al centro del raduno, spiccano le questioni economiche, su cui Cinquestelle e Dem cercano da tempo una ‘quadra’ su cui mettere le basi per future alleanze.
Sintonia già trovata nella critica alla manovra finanziaria del governo, contro la quale Conte non usa mezzi termini, definendola “misera” e priva di “coraggio e visione“.
“Il governo ha confezionato una manovra misera, che l’Italia non si merita e che nasce dalla determinazione di chiudersi a Palazzo Chigi senza ascoltare i reali bisogni del Paese. Una manovra di tagli e di nuove tasse per due miliardi. Una manovra dove si mortificano le donne a tutti i livelli: sia le donne che hanno nuovi figli, sia quelle che vogliono andare in pensione con aspettative ormai quasi acquisite. Dove non c’è una sola misura che possa consentire alle imprese di rilanciarsi, condannando il paese alla mortificazione economica, senza visione senza coraggio senza nessuna prospettiva reale di alzare la testa”.
Conte sottolinea come proprio il Movimento 5 Stelle stia dando ascolto a tutte quelle categorie a suo dire ignorate dall’esecutivo – lavoratori, imprese, associazioni – e torna a battere i pugni sul tavolo per le battaglie al centro dell’agenda pentastellata: salario minimo e sanità.
“Bisogna intervenire sul salario minimo, e continueremo a ribadirlo a questo governo sordo. Come ribadiremo che bisogna intervenire sui giovani, con la norma per il rientro dei cervelli dall’estero, così come nella sanità, poiché abbiamo un’emergenza sanitaria cha va risolta“.
Inchiesta Covid, Conte non teme nulla: “Niente da nascondere”
Il tema della sanità ritorna anche quando Conte risponde anche a chi gli chiede con quale stato d’animo affronti l’idea di una commissione d’inchiesta sulla pandemia di Covid-19.
“Non abbiamo nulla da nascondere. Sono andato in tribunale a rispondere alle ipotesi accusatorie che erano state formulate e ne sono uscito a testa alta, quindi figuratevi se abbiamo qualcosa da nascondere. Anzi, noi vogliamo una commissione, ma che sia seria, che possa spiegare come e perché ci siamo ritrovati ad affrontare una pandemia a mani nude, dopo anni e anni di governi che hanno tagliato la spesa sanitaria”.
Il leader Cinquestelle si mostra, dunque, favorevole a un’inchiesta, anche per accertare le responsabilità di chi abbia effettivamente messo in atto comportamenti che hanno arrecato danno al Paese e ai cittadini italiani.
“Sarebbe ottima una commissione che potesse accertare come è stata gestita la sanità a livello regionale, anche nella fase più difficile. E ci piacerebbe che dall’esito di tutto questo se ne possano trarre delle considerazioni utili per evitare gli errori del passato. Se poi, in tutto questo, emergessero anche condotte anti-patriottiche da parte di alcuni, nel momento più duro della pandemia, sarà utile per il bene del paese”.