L’accordo tra Albania e Italia siglato dalla premier Giorgia Meloni e il primo ministro Edi Rama non solo non convince le opposizioni ma agita anche parte della maggioranza.

Nonostante la smentita arrivata pochi minuti fa direttamente da Palazzo Chigi, diverse fonti hanno riferito in questi giorni dei malumori di Lega e Forza Italia, tenuti all’oscuro della strategia portata avanti da Fratelli d’Italia su un dossier così delicato come l’immigrazione.

Al di là di queste letture prettamente politiche, tuttavia, il dato dello sconcerto rimane. La mossa della premier Meloni ha infatti spiazzato non solo l’Italia, ma anche e soprattutto in Europa. Ad animare il dibattito, poi, le modalità pratiche con cui questo accordo potrà essere realmente implementato.

Accordo Albania – Italia, Bandecchi (AP): “La mossa di Meloni è finalizzata solo alla ricerca del consenso prima delle europee”

Un giudizio particolarmente severo sull’accordo Albania – Italia arriva anche da Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni.

Il patto voluto da Giorgia Meloni con l’omologo Edi Rama è secondo Bandecchi niente di meno che «l’ennesimo errore del governo Meloni» che opta, nuovamente «per un’altra trovata propagandistica finalizzata solo al consenso per le europee». Non a caso, infatti, «il battesimo di queste strutture è previsto non a caso per la primavera, ovvero poche settimane prima delle votazioni di giugno».

Da settimane il sindaco di Terni denuncia, infatti, come tutte le mosse del Governo abbiano il solo scopo di distrarre l’opinione pubblica dall’imminente varo di una «manovra finanziaria» a dir poco disastrosa.

Accordo Albania – Italia, Bandecchi (AP): “Grave che la Farnesina sia stata esclusa dalla redazione del Patto»

Le rilevazioni di Bandecchi sull’accordo Albania – Italia riguardano, infine, il carattere giuridico dell’accordo. Come si potrà assicurare, rispettando il diritto internazionale, la sovranità dei due Paesi con la formula presentata da Meloni e Rama?

Il sindaco di Terni non manca infine di sottolineare come il «colpo di ingegno» di Meloni sia arrivato, ancora una volta, escludendo gli stessi alleati e i ministeri competenti in materia di immigrazione, alla faccia della compattezza più volte rivendicata dal centrodestra.

Sulla reale efficacia dell’accordo, infine, Bandecchi non può non notare ironicamente come lo stesso Edi Rama si sia riferito, in un’intervista a La Stampa di ieri, come al patto come a qualcosa di inutile, a conferma che questa soluzione non è nient’altro che ennesimo fumo negli occhi degli italiani.

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