Giovanni Pellielo, tiratore delle Fiamme Azzurre, ha rilasciato un’intervista esclusiva a TAG24.it dopo la qualificazione ai Giochi di Parigi 2024. L’azzurro di conseguenza potrebbe vivere la sua ottava Olimpiade in carriera.

Tiro a Volo, Pellielo: “Sono stimolato in vista di Parigi 2024”

Giovanni Pellielo, tiratore delle Fiamme Azzurre, ha rilasciato un’intervista esclusiva a TAG24.it dopo la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 per quanto riguarda il Tiro a Volo: “Qualificarsi per le Olimpiadi non è semplice dunque è normale avere degli stimoli. Se non avessi avuto il giusto fuoco interiore difficilmente sarei arrivato a questo traguardo. Ho ottenuto un posto nazione, poi sarà la Federazione a decidere chi mandare e chi no. Quando ci si qualifica per le Olimpiadi l’atleta dà il posto alla Nazione. Poi è il tecnico insieme alla Federazione a decidere. In ogni caso sono molto motivato, dunque spero di andare a Parigi”.

Per Pellielo la qualificazione olimpica è arrivata in un momento davvero particolare, dato che poche settimane prima aveva perso l’amata madre: “La qualificazione è arrivata in un momento particolare. Non ho gioito tantissimo in quanto quindici giorni prima è venuta a mancare mia madre. Ho partecipato al Mondiale con una grande sofferenza nel cuore. Non posso dire di aver esultato come avrei voluto, come nel caso in cui avessi avuto una situazione familiare più serena”.

Pellielo: “Credo che la medaglia d’argento di Atene 2004 sia la più significativa”

Successivamente Pellielo si è soffermato anche sulle precedenti esperienze alle Olimpiadi. L’azzurro infatti ha esordito nel 1992 a Barcellona, partecipando ininterrottamente fino all’edizione di Rio 2016. Nel suo percorso Olimpico, l’azzurro ha conquistato tre argenti e un bronzo. Dopo sette anni, dunque, Pellielo tornerà finalmente ai Giochi dove raccoglierà l’ottava presenza in assoluto. E all’età di cinquantatré anni non vuole assolutamente smettere, puntando anche a quelle di Los Angeles 2028. “La partecipazione a Los Angeles 2028 è il prossimo record da infrangere. Le medaglie olimpiche sono state tutte belle nella loro esclusività del momento. Io ho vinto tre argenti e un bronzo. Credo che vincere l’argento ad Atene, nel luogo dove sono nate le Olimpiadi, sia stato un momento molto importante e significativo. I Giochi non vengono organizzati ad Atene tutti i giorni”

Pellielo ha poi proseguito, soffermandosi anche sullo stato di salute del Tiro a Volo italiano: “Poter salire su quel podio è un ricordo sempre vivo. Anche la prima medaglia di Sydney è stato splendida, così come la terza e la quarta a Pechino e Rio de Janeiro. L’Italia del Tiro a Volo sta molto bene. Il momento è davvero florido. Certamente la nostra disciplina è un po’ diversa rispetto alle altre. Per fortuna si può partecipare a qualunque età, purché si sia all’altezza di poter competere. Credo che l’Italia abbia tutte le opportunità per continuare a presentarsi ancora ai massimi livelli”.

Pellielo: “La fede è un sostegno importante per me, mi consente di stare più vicino a mia madre”

Infine il tiratore ha parlato anche della sua nota fede cattolica, che l’ha aiutato sia dal punto di vista sportivo che personale: “La mia fede è ormai nota e non l’ho mai nascosta. Ho fatto un percorso religioso molto profondo. Mi ha aiutato tanto nella vita. Un esempio è il fatto accaduto appunto tre mesi fa con mia madre. In questi cinquantatré anni siamo sempre stati insieme, anche nel momento estremo. La fede compensa questo dolore e mi consente di stare più vicino a mia madre oggi più che mai. È un sostegno importante per me”.

Pellielo ha dunque concluso: “La resilienza di un cristiano cattolico è un valore aggiunto. È ciò che oggi mi consente di sentire e vivere mia madre dentro di me. Oggi penso che finalmente, lontana dalla sofferenza, possa seguirmi in ogni competizione. Cosa che prima non poteva fare”.