Stamane, 8 novembre 2023, un gruppo composto da 8 persone ha bloccato il traffico stradale in Via Pergusina a Enna, capoluogo dell’omonima provincia siciliana. Il sit-in è iniziato alle 10.57 del mattino capeggiato da alcuni striscioni con la scritta Fondo Riparazione.

Enna, Ultima Generazione blocca via Pergusina

Il gruppo che questa mattina ha bloccato via Pergusina aderisce alla campagna per il Fondo Riparazione promossa da Ultima Generazione. Le Forze dell’Ordine sono sopraggiunte alle 11.14 facendo sgomberare la strada e permettendo agli automobilisti di circolare nuovamente.

Il blocco si è concluso intorno alle 11.30 quando la polizia ha caricato sulle volanti i cittadini, che facevano resistenza passiva. Motivo del disordine è la progressiva desertificazione della Sicilia. Uno dei partecipanti ha dichiarato:

Oggi sono qui in strada nel cuore della mia terra perché tre quarti della Sicilia sono a rischio desertificazione, quest’estate sono bruciati 600000 ettari e questo ottobre è stato il più caldo e secco di sempre. Ho amici agricoltori che con questa siccità non possono seminare il grano, che rischiano di chiudere perché le arance non maturano e i raccolti di olio diventano ogni anno più scarsi. Quest’anno ci sono stati 6 miliardi di danni all’agricoltura in Sicilia, e chi li paga questi danni? Lo stato italiano deve agire adesso, prima che sia troppo tardi, cominciando con un fondo di riparazione preventivo e permanente di 20 miliardi

La campagna ha come obiettivo la costituzione di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato di 20 miliardi di euro, affinché vengano riparati i danni causati dagli estremi fenomeni metereologici.

La Sicilia è stata oggetto di alluvioni, grandine, trombe d’aria, frane e devastata da incendi di grandi dimensioni che hanno distrutto ettari di terreno coltivabile e boschivo. Per questo Ultima Generazione chiede che questi soldi siano presi dai SAD, ovvero i sussidi ambientali dannosi. Ma anche dagli stipendi di politici e manager di industrie energivore, dalle compagnie petrolifere e dalle spese militari.