Il trend sembra ormai inarrestabile: l’Arabia Saudita è la location scelta per la seconda Regata Preliminare dell’America’s Cup
Andrà in scena a Jeddah, Arabia Saudita, la seconda Regata Preliminare dell’America’s Cup prevista dal 29 novembre al 2 dicembre
Con puntuale costanza, eccoci qui ad aggiornarvi dell’ennesimo evento sportivo di grosso calibro che sarà ospitati dall’Arabia Saudita. Nello specifico, a questo girò, a Jeddah andrà in scena la seconda regata preliminare dell‘America’s Cup. La date prefissate sono dal 29 novembre al 2 dicembre, ma tra i sei team partecipanti c’è già chi è sbarcato in Arabia Saudita per dare il via ai preparativi della regata. Parliamo del team Alinghi Red Bull Racing impegnato ad allestire tutto per allenarsi in terra saudita e preparare le due imbarcazioni AC40 con cui gareggerà. Pietro Sibello, performance coach di Alinghi, riguardo l’imminente impegno saudita, ha dichiarato – come riportato dall’ANSA – che:
“Non ci siamo trasferiti completamente qui a Jeddah, abbiamo con noi una parte dei tecnici che fanno parte dello staff di terra, degli analisti delle prestazioni, dei velai, della logistica e del team di supporto, insieme ai velisti. Il fatto di essere una struttura più piccola qui a Jeddah offre la possibilità di lavorare in modo più flessibile, il che può essere molto interessante e utile per il team”.
Lo skipper Arnaud Psarofaghis, del medesimo team, si è espresso così invece, riguardo quanto sia “fantastico tornare a navigare sugli AC40. Stiamo ricominciando il nostro programma di test sulle due barche sia dal punto di vista sportivo sia da quello tecnico.” Ma se la notizia dei prossimi appuntamenti velistici faranno la felicità degli appassionati di questo sport, l’altro aspetto saliente della vicenda, è la location. L’Arabia Saudita infatti, continua a fregiarsi della possibilità di ospitare l’ennesimo prestigioso evento sportivo internazionale.
L’America’s Cup si aggiunge alla lista dei grandi eventi sportivi pronti ad andare in scena in Arabia Saudita
La lista non solo è lunga: ma è in continua crescita. Qualche giorno fa vi scrivevamo infatti se, alla luce degli ultimi eventi di pugilato (ovvero la Battle of the Baddest, lo scontro tra il pugile Tyson Fury e l’ex campione UFC di MMA Francis Ngannou andato in scena a Riyadh, alla Freedom Arena), la boxe possa essere il prossimo sport ad “accasarsi” in Arabia Saudita. Ancher perchè tra qualche mese a Riyadh (sede anche dei World Combat Games 2023), alla Kingdom Arena si svolgerà l’incontro più atteso degli ultimi anni: Fury contro il peso massimo ucraino Oleksandr Usyk. Ricordiamo inoltre che quuesta estate, il 20 agosto, Oleksandr Usyk e Anthony Joshua si sono sfidati alla King Abdullah Sports City di Jeddah, in Arabia Saudita. Jeddah quindi divisa tra pugilato, la grande vela dell‘America’s Cup in arrivo il 29 novembre e molto altro, come vedremo a breve. E se per molti tutto è iniziato con il mondo del calcio, dai grandi campioni del pallone che si spostano nella Lega saudita professionistica fino alla tanto discussa scelta di Roberto Mancini di diventare l’allenatore della Nazionale di calcio dell’Arabia Saudita, poco a poco il resto dello sport si è adattato a questo spostamento dell’epicentro sportivo. Qualche ulteriore esempio. Per quanto riguarda il tennis, sempre a Jeddah andranno in scena per i prossimi cinque anni le Next Gen ATP Finals. Lo location sarà il King Abdullah Sports City le date conincidono quasi con quelle della seconda regata dell’America’s Cup, ovvero dal 28 novembre al 2 dicembre. Il tutto, continua ad alimentare il dibattito sullo Sportwashing, ovvero la “strategia usata da stati o governi che sfruttano lo sport per rendere moderna la propria immagine e far distogliere lo sguardo dalla pessima situazione dei diritti umani nel proprio paese. Può avvenire tramite l’acquisto di squadre sportive, organizzazione di eventi o sponsorizzazione degli stessi” citando da una campagna di Amnesty International.