Una nave-ospedale italiana in partenza alla volta di Gaza. L’unità Vulcano della Marina Militare è pronta a salpare da Civitavecchia: a bordo ci sono 170 militari, più 30 operatori sanitari.

Obiettivo stanziarsi davanti alle acque della Striscia, per accogliere i civili feriti e curarli. Non a caso, sulla nave militare è presente un vero e proprio ospedale, con tanto di sale operatorie. A confermarlo è il ministro della Difesa Guido Crosetto, che annuncia anche il futuro invio di un ospedale da campo nella terra falcidiata dal conflitto, “in accordo con i palestinesi”.

Nell’apposita conferenza stampa per presentare il progetto, il titolare del dicastero di Palazzo Baracchini ha rivelato che l’Italia è il primo Paese “a fare un’operazione umanitaria in quell’aerea”, con la speranza “che altri ci seguiranno”.

Nave-ospedale italiana a Gaza, l’itinerario della Vulcano prima di raggiungere la Striscia

Prima una tappa a Cipro, poi lo spostamento in direzione Medio Oriente, per raggiungere la “zona più vicina possibile per soccorrere i feriti”. Questo l’itinerario previsto per la Vulcano, come specificato dallo stesso Crosetto.

Queste iniziative le abbiamo condivise con Paesi europei, Nato e arabi dicendo che sia le porte della nave sia le porte dell’ospedale da campo sono aperte al contributo di tutti. Non vogliamo essere gli unici ma essere i primi. Vorrei che scoppiasse la gara tra Paesi arabi e occidentali nel portare aiuto.

Un gesto virtuoso che, sottolinea il ministro, “si colloca in un insieme di iniziative che il presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri, la Repubblica italiana stanno facendo”.

L’Italia con il presidente Meloni, il ministro Tajani e con il contributo del ministero della Difesa sta dando un segnale da questo punto di vista non solo a parole ma anche con i fatti.

Crosetto: “Distinguere chi si muove rispettando le regole”

Vista la difficile situazione, tra le richieste provenienti dall’Italia c’è quella di “distinguere lo stato di diritto“, ovvero chi “si muove rispettando le regole a differenza dei terroristi di Hamas“.

L’augurio di Crosetto è “che Israele lo faccia”, pur “comprendendo la difficoltà di agire in una zona come Gaza, dove tutto si unisce e dove vengono nascosti centri di Hamas sotto gli ospedali”.