Big Eyes è l’ennesimo meme coin che si ripromette di sfruttare la grande visibilità che il successo di Dogecoin ha riversato su questa particolare categoria di criptovalute. Il progetto ha già destato notevole attenzione, derivante dagli ottimi risultati conseguiti nella fase di lancio.

Resta naturalmente da capire se si tratterà di un’attenzione effimera o se, al contrario Big Eyes sarà capace di portare la sua sfida agli Inu Coin che ormai da anni riescono ad attirare un gran numero di investitori. Andiamo quindi ad esaminarlo per cercare di capirne le caratteristiche e le effettive potenzialità.

Big Eyes, cos’è e cosa si propone

Big Eyes è un meme coin, ovvero una criptovaluta la quale trae la sua ispirazione da uno dei tanti meme che sono virali sul web. Nel suo caso è un gatto a proporsi in veste di sfidante nei confronti di quelli a tema canino che spadroneggiano ormai da tempo in ambito crypto, dopo il clamoroso successo di DOGE.

Il suo lancio ha destato notevole attenzione tra gli appassionati di innovazione finanziaria. Tanto da spingere molti a domandarsi se Big Eyes sia in grado di andare sulla luna, espressione lanciata da Elon Musk per Dogecoin, ovvero avere un successo clamoroso.

In effetti non è semplice dare una risposta in tal senso. Occorre però sottolineare che il suo debutto ha suscitato notevole nervosismo tra gli antagonisti. A testimoniarlo sono le violente accuse lanciate contro il progetto da Carl Dawkins, il co-fondatore di Tamadoge, che non ha esitato a definirlo una truffa. Accusa da prendere con la giusta dose di ironia, considerato come l’intera categoria sia accusata da molti di esserlo.

La tokenomics di Big Eyes

Per quanto concerne la tokenomics, Big Eyes prevede una fornitura massima di 200 miliardi di token, ripartiti in questo modo:

  • 70% in prevendita aperta al pubblico;
  • 20% destinato alle piattaforme di scambio le quali decideranno di includerlo nelle proprie contrattazioni;
  • 5% per le varie iniziative pubblicitarie;
  • il 5% destinato ad iniziative di beneficenza.

Tra le caratteristiche di Big Eyes che potrebbero favorirne l’affermazione, occorre comunque sottolinearne una, la pratica assenza di commissioni sul gas necessario alle transazioni e di tasse di qualsiasi genere. Cui si abbina una mossa di marketing estremamente accorta, ovvero il legame con l’ambientalismo. A testimoniarlo il fatto che Big Eyes si propone di salvare gli oceani, tramite una fondazione varata appositamente. Furbizia o meno, si tratta comunque di un proposito apprezzabile e, di conseguenza, destinato a calamitare le simpatie di chi teme per il futuro del pianeta.

Le prospettive di BIG

Come si può facilmente capire, Big Eyes è un progetto puramente speculativo. A differenza di altre meme coin non si propone come metodo di pagamento e non ha le caratteristiche tecnologiche in grado di dare risposte a esigenze reali. Il suo unico intento è di affermarsi come alternativa agli Inu Coin e per farlo ha adottato un meme a tema felino.

I suoi destini, quindi, vanno a dipendere unicamente dalle tendenze del mercato. Se questo sale, anche Big Eyes vede crescere la sua quotazione, se flette è destinato a lasciare buona parte del suo valore sul terreno. Almeno questo è il trend evidenziato nel passato da DOGE e compagni.

Paradossalmente, quindi, nel 2024 potrebbe riservare buone sorprese ai suoi investitori. Il prossimo anno, infatti, sarà caratterizzato dal quarto atteso halving di Bitcoin. Un evento il quale, secondo gli esperti e sulla base di quanto accaduto dopo i tre precedenti, dovrebbe innescare una forte espansione dell’intero settore. In questo caso non è difficile prevedere una forte crescita anche di Big Eyes, su cui si potrebbero riversare gli investimenti dei trader che amano il rischio e gli alti rendimenti.