Quali sono i luoghi sacri della Palestina? Fanno parte dei luoghi santi tutti quei siti di grande importanza religiosa per ebrei, musulmani e cristiani.

Di solito questi luoghi sono strettamente legati a eventi significativi della loro storia religiosa e dei loro profeti.

La Palestina, ormai da un mese al centro della cronaca estera quotidiana a causa del conflitto scoppiato proprio in quelle zone è situata nella parte orientale del Mar Mediterraneo che geograficamente comprende lo Stato di Israele, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, ed è una regione ricca di luoghi religiosi.

I luoghi sacri della Palestina: cosa significano e dove sorgono

Sono molte le città della Palestina ricche di luoghi sacri.

Nella città di Gerusalemme ad esempio uno dei luoghi più famosi è il Monte del Tempio, un luogo sacro per tutte e tre le principali religioni.

Secondo la tradizione ebraica in questo luogo sorgeva il Primo e il Secondo Tempio. Per il musulmani invece simboleggia il sito dell’Al-Aqsa Mosque e del Dome of the Rock.

Infine per la religione cristiana, questo luogo è associato a molte storie raccontate nel Nuovo Testamento.

Proprio la grande importanza di questo sito per le tre comunità religiose, lo ha reso uno dei luoghi sacri più contesi al mondo. 

Gerusalemme, come detto ospita molti dei siti sacri presenti nel territorio, tra questi anche la Basilica del Santo Sepolcro.

Questa chiesa è forse uno dei luoghi più importanti per i cristiani perché tradizionalmente è ritenuta il sito della crocifissione, della sepoltura e della resurrezione di Gesù Cristo.

Anche altre città della Palestina possiedono luoghi sacri, ad esempio a Betlemme sorge la Chiesa della Natività.

Questo luogo di culto è una delle chiese più antiche al mondo ed è costruita sopra la grotta che la tradizione considera il luogo in cui Gesù è nato.

Si tratta di un luogo sacro e importante principalmente per i cristiani e proprio per questo è anche una delle mete principali dei pellegrinaggi in Terra Santa.

Luoghi di pellegrinaggio dalla Caverna dei Patriarchi alla Basilica dellìAnnunciazione 

Nella città di Hebron, poco lontana da Gerusalemme, si trova la Caverna dei Patriarchi, conosciuta anche come Grotta di Macpela. Questo, in Palestina, è un sito sacro per ebrei e musulmani e fa parte di un complesso di grotte sotterranee della zona della Cisgiordania.

Secondo la tradizione proprio in questa grotta sarebbe avvenuta la sepoltura dei tre patriarchi di Israele: Abramo, Isacco e Giacobbe. Qui, sia ebrei che musulmani vengono a pregare.

A Nablus, conosciuta anche come Sichem, si trova invece il pozzo di Giacobbe menzionato anche nella Bibbia. Secondo le sacre scritture infatti è qui che avvenne un incontro tra Gesù e una donna samaritana, ma è anche il luogo dove si pensa, secondo la tradizione, che sia stato costruito un pozzo da Giacobbe.

Importante da ricordare è anche il Mare di Galilea. Si tratta di un lago menzionato nei Vangeli come il luogo in cui Gesù compì molti dei suoi miracoli ed insegnamenti, per questo motivo è un importante luogo di pellegrinaggio per i fedeli cristiani.

Infine, a Nazareth, altra famosa città legata alla religione, sorge la Basilica dell’Annunciazione. La chiesa è secondo la tradizione, il luogo in cui l’Arcangelo Gabriele annunciò a Maria che avrebbe concepito Gesù.

Insieme alla Basilica della Natività di Betlemme e alla Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, fa parte di uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio per i cristiani.

A causa però del conflitto scoppiato proprio lo scorso mese di Ottobre l’accesso a molti di questi luoghi sacri è limitato, contestato o addirittura negato, nonostante ognuno di questi abbia un importante significato per le tre principali culture religiose della zona.