I ministri degli Esteri del G7 sono riuniti in queste ore in Giappone, a Tokyo. Al termine di uno dei dei momenti di riunione previsti dalla fitta agenda, tutti hanno ribadito il forte impegno di tutti nel proseguire verso il sostegno dell’Ucraina nella guerra contro la Russia.

“A seguito della discussione, i ministri degli Esteri hanno convenuto che il G7 rimarrà unito nel suo atteggiamento volto a imporre severe sanzioni contro la Russia e a fornire un forte sostegno all’Ucraina, anche nell’attuale situazione internazionale.”

Guerra in Ucraina, il G7 dei ministri degli Esteri: “Il sostegno non verrà meno anche se le tensioni aumentano in Medio Oriente”

Ad essersi dilungato in spiegazioni aggiunte è stato il ministero giapponese, che ha comunicato come sia necessario lavorare congiuntamente per il processo di pacificazione.

“Il G7 accelererà gli sforzi per la ripresa e la ricostruzione a medio e lungo termine nell’unità del settore pubblico e privato, è necessario portare avanti il processo della Formula di pace insieme ai partner internazionali. Anche se le tensioni aumentano in Medio Oriente, è importante che il G7 sia unito nel mandare un chiaro messaggio alla comunità internazionale che il nostro fermo impegno a sostegno dell’Ucraina non verrà mai meno.”

Guerra in Ucraina, l’Ungheria minaccia il veto sull’ingresso in Ue

Mentre il G7 effettuava le dichiarazioni di aperto e convinto sostegno alla causa portata avanti da Volodymyr Zelensky, in Europa il primo ministro ungherese Viktor Orban ha minacciato di porre il veto sull’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Una mossa che non sorprenderebbe considerando le posizioni più vicine a Vladimir Putin del leader di estrema destra di Budapest.

Rimanendo in territorio europeo, per la precisione italiano, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha invece ribadito la centralità dell’Ucraina anche all’interno della presidenza italiana al G7.

“Il Medio Oriente sarà certamente all’ordine del giorno della Presidenza italiana del G7. Continueremo poi a contrastare l’aggressione russa contro l’Ucraina e a lavorare per la sicurezza e la crescita sostenibile dell’economia globale, minacciata dalle autocrazie. Inoltre, ci concentreremo sulla transizione digitale e soprattutto sulle sfide dell’intelligenza artificiale.”