Andria, muore un giovane 38enne in un oleificio: si tratta di un incidente sul lavoro. L’ennesima tragedia che segna una triste pagina della cronaca italiana. Crescono i numeri di casi analoghi, sempre più allarmante la situazione sicurezza per i lavoratori.
Andria, muore 38enne per incidente sul lavoro: cosa è successo nell’oleificio “Agrolio”
Drammatico l’epilogo della vicenda avvenuta nell’oleificio Agrolio Srl, che si trova nel territorio di Andria: un operaio di 38 anni muore sul posto di lavoro, a causa di un problema ad uno dei tubi del sistema di drenaggio. Sembra che si sia verificata una irregolare pressione. Questo sarebbe ciò che ha colpito l’operaio l’uomo.
In seguito al malfunzionamento, il macchinario sarebbe anche andato parzialmente in fiamme, tanto che sono stati chiamati i vigili del fuoco, allertati sul posto, e i carabinieri.
Quando i soccorsi sarebbero arrivati sul luogo dell’incidente, non hanno potuto che confermare il decesso del 38enne che lì stava lavorando, quando l’uomo sarebbe morto per un trauma cranico.
L’uomo era regolarmente assunto in azienda. In questo momento, stanno lavorando sul posto gli agenti della polizia di Stato della questura di Andria e il personale Spesal della Asl Bt. Si cerca di ricostruire la vicenda con una cura maggiore.
Il segretario generale UIL Puglia: “Una vera strage, controlli ancora insufficienti”
Un’altra giovane vittima perde la vita sul posto di lavoro. Le risposte dal mondo della politica non sono ancora abbastanza e a ribadirlo, a seguito di questo tragico episodio, è Gianni Ricci, segretario generale della UIL Puglia (Unione Italiana del Lavoro).
“Purtroppo gli infortuni nei luoghi di lavoro, in Puglia come nel resto del Paese, stanno assumendo i contorni di una vera e propria strage, ma le risposte della politica per fermare un fenomeno inaccettabile sono poche e poco efficaci.”
L’atteggiamento, secondo il segretario, è ancora troppo superficiale:
“I controlli sono ancora insufficienti, le assunzioni degli ispettori non bastano: occorrono più risorse che purtroppo anche in questa manovra sono assenti e norme più severe per perseguire davvero l’obiettivo zero morti sul lavoro, bisogna creare una cultura della sicurezza”
E aggiunge un appunto sull’istruzione: nucleo fondamentale dell’educazione e della cultura:
“ […] A partire dalle scuole è indispensabile istituire una procura speciale per le morti sul lavoro, perché se è vero che a volte si tratta di tragiche fatalità, è altrettanto vero che spesso sono veri e propri omicidi dovuti alla ricerca del profitto ad ogni costo, anche a quello della sicurezza dei lavoratori”.
I dati riguardo morti e infortuni sul lavoro sono in continua crescita. Approfondisci il tema leggendo gli interventi di La Russa e Mattarella in occasione della giornata di commemorazione delle vittime.