Quando si parla di obbligazioni subito si pensa ai bonds emessi dallo Stato. C’è un’altra categoria di obbligazioni: le obbligazioni societarie o corporate bonds.
Le obbligazioni societarie sono titoli di debito che sono emessi da società private italiane, europee ed extraeuropee. Tali bond, come i titoli statali, sono emessi da imprese private, il cui rischio è differente. Anche le obbligazioni societarie si dividono in differenti categorie: indicizzate, a cedola fissa, zero coupon. Scopriamo in questa guida cosa sono, come funzionano e quali sono le differenze con i titoli statali.
Obbligazioni societarie: cosa sono?
Le obbligazioni societarie sono titoli di debito emessi da società private attraverso i quali raccolgono denaro per soddisfare il fabbisogno di liquidità. I titoli obbligazionari governativi sono titoli emessi dallo Stato, mentre le obbligazioni societarie (corporate bond) sono emesse dalle società private, che hanno necessità di liquidità per estendere l’attività imprenditoriale.
I soggetti che sottoscrivono un’obbligazione societaria diventano creditori della società emittente e hanno il diritto di ricevere il capitale versato in fase iniziale maggiorato degli interessi maturati. Rispetto ai titoli governativi, le obbligazioni societarie sono bond ritenuti più rischiosi in quanto offrono tassi di interesse maggiori.
Rispetto alle azioni, le obbligazioni societarie sono meno rischiose in quanto un’azienda dovrà ripagare il debito prima degli azionisti. Per le imprese risulta più conveniente finanziarsi mediante debito piuttosto che attraverso il capitale di rischio.
Obbligazioni societarie: quali sono le tipologie?
Ci sono differenti tipologie di obbligazioni societarie: obbligazioni tradizionali, le obbligazioni convertibili, le obbligazioni subordinate. Tenendo conto del rating, è possibile distinguere tra obbligazioni investment grade, high yield e senza rating. In base alla tipologia di emittente, le obbligazioni societarie possono essere emesse da società finanziarie e da società industriali.
Obbligazioni societarie: il rischio di credito
Le obbligazioni societarie possono essere classificate in base a differenti criteri. Per rischio di credito si intende la possibilità che da un mutamento del merito creditizio di un soggetto debitore derivi una variazione del valore del credito.
Il rischio di credito comprende due variabili: il risk of default ed il risk of recovery. Il rischio di credito si misura attraverso il rating, ovvero il giudizio sul merito creditizio di un soggetto che emette titoli che incorporano il rischio creditizio. Il rating viene assegnato da agenzie di rating tra cui: Fitch, Moody’s, S&P. Il rischio di credito si misura attraverso il Credit Default Swap.
Obbligazioni societarie: il rischio di tasso
Quando si parla di obbligazioni societarie, è necessario tenere in considerazioni le variazioni nella curva dei tassi di interesse, specie di quelli a tasso fisso. Un incremento dei tassi di interesse comporta un deprezzamento delle obbligazioni. Una variazione dei tassi al rialzo ha due effetti: la possibilità di investire la liquidità a saggi più elevati.
Una misura del rischio di tasso di un’obbligazione societaria è la scadenza media dei flussi di cassa attesi per quel bond. Ad una durata più elevata corrisponde una maggiore sensibilità della quotazione del titolo obbligazionario al variare del tasso. Quanto più la durata è minore, inferiore è la volatilità del prezzo legata ad una variazione dei saggi.