Con l’utilizzo dei bonus edilizi, si possono sostituire gli infissi e i mobili? Il caso è quello di un contribuente che abbia necessità di sostituire gli infissi esterni con dei nuovi in pvc che possano garantire un maggiore efficientamento energetico. La sostituzione degli infissi potrebbe rientrare nei lavori di recupero del patrimonio edilizio con la possibilità di beneficio fiscale pari al 50 per cento.
Abbinato al bonus per il recupero del patrimonio edilizio, il contribuente potrebbe far valere il suo diritto all’utilizzo del bonus mobili ed elettrodomestici, mediante il quale effettuare le dovute sostituzioni, rispettando le classi energetiche, soprattutto per quanto riguardo gli elettrodomestici.
Bonus edilizi, ecco come sostituire gli infissi e i mobili
Una siffatta situazione consentirebbe di utilizzare i relativi bonus, sia quello per finanziare la sostituzione degli infissi esterni che quello per il cambio dei mobili e degli elettrodomestici.
Infatti, sostituire gli infissi in un immobile residenziale da parte di un contribuente privato, mediante l’utilizzo di materiali diversi che garantiscano anche un efficientamento energetico migliore, potrebbe essere configurato come un lavoro di manutenzione straordinaria. A fornire maggiori dettagli su questa operazione sono le due circolari dell’Agenzia delle entrate, la numero 29/E del 2013 e la 7/E del 2021.
Bonus edilizi, infissi, mobili ed elettrodomestici, qual è la detrazione fiscale?
Le circolari chiariscono, infatti, che oltre a poter usufruire del bonus casa con la detrazione fiscale del 50 per cento (percentuale stabilita per le attuali ristrutturazioni edilizie), i contribuenti hanno accesso anche ai bonus mobili ed elettrodomestici.
Per quest’ultima agevolazione, è consentita la detrazione fiscale della spesa pari al 50 per cento, nel limite di spesa, per l’anno 2023, di 8.000 euro.
Come utilizzare l’agevolazione fiscale su mobili ed elettrodomestici?
Ciò significa che, su una spesa di 8.000 euro in mobili come importo massimo, la detrazione che si ottiene è pari a 4.000 euro. Il tetto è fissato fino al 31 dicembre 2023 in quanto, a partire dal 1° gennaio 2024, il bonus mobili registrerà un ulteriore abbassamento del tetto di spesa. Infatti, nel prossimo anno il tetto di spesa è fissato in 5.000 euro con una detrazione (del 50 per cento) pari a 2.500 euro.
Tali percentuali sono state fissate dalla legge di Bilancio 2023 (legge 197 del 2022, al comma 277, dell’articolo 1). Per maggiori dettagli della misura è possibile utilizzare la Guida fornita dall’Agenzia delle entrate al bonus mobili, presente sul portale istituzionale. A tal proposito, si precisa che il contribuente può effettuare gli acquisti dei mobili e degli elettrodomestici anche prima che vengano conclusi i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, la condizione essenziale è che gli acquisti debbano avvenire in data susseguente rispetto all’inizio degli interventi, nel nostro caso del cambio degli infissi.
Come coordinare l’inizio dei lavori con l’acquisto degli elettrodomestici?
Pertanto, nel caso che abbiamo trattato è necessario che il contribuente non solo abbia previsto il cambio degli infissi esterni, ma che l’acquisto dei mobili avvenga in data susseguente a quella dell’inizio degli interventi sugli infissi. A tal proposito, è importante specificare che la data alla quale rifarsi è quella riportata nella fattura di acquisto degli infissi.
Nel caso in cui la vendita degli infissi sia avvenuta insieme agli interventi di installazione, il contribuente può fare autocertificazione per fissare la data di inizio degli interventi sugli infissi.
Il consiglio è quello di non effettuare gli acquisti dei mobili e degli elettrodomestici se, in concreto, non siano partiti i lavori di installazione degli infissi. A tal proposito, possono essere consultate le circolari 7/E del 2018, 13/E del 2018 e 17/E del 2023 dell’Agenzia delle entrate, nonché la lettera b), del comma 37, dell’articolo 1, della legge 234 del 2021 (Legge di Bilancio 2022).