L’isterectomia è un intervento chirurgico durante il quale viene rimosso completamente l’utero di una donna.
Questo procedimento può comportare significativi cambiamenti nel corpo e nella salute della paziente, che vedremo nei dettagli nell’articolo.
Scopriamo quando è necessario questo intervento chirurgico e cosa accade al corpo dopo un’isterectomia.
Cos’è un’isterectomia
Un’isterectomia spesso significa un importante punto di svolta nella vita di una donna, fisicamente e psicologicamente. In quali casi è necessaria l’isterectomia, come avviene e come cambia il corpo delle donne?
L’utero è un organo del corpo femminile essenziale per la riproduzione. In alcuni casi, però, quando ci sono malattie o malformazioni, è necessario rimuoverlo chirurgicamente.
Questi includono, ad esempio, il cancro del collo dell’utero o dell’ovaio, ma anche forme gravi di endometriosi.
Prima dell’intervento il medico discute con la paziente quali parti dell’utero devono essere rimosse: a volte è necessaria anche un’ulteriore rimozione delle ovaie o delle tube di Falloppio, operazione che viene definita “isterectomia con annessi“.
Quest’ultimo è il termine medico per indicare le appendici dei genitali femminili o maschili, in questo caso le ovaie.
In media, le donne che si sottopongono all’intervento hanno 44 anni e nella maggior parte dei casi hanno già avuto figli.
Esistono tre tipi di isterectomia:
- Isterectomia parziale: in questo caso viene rimosso solo il corpo dell’utero, non la cervice.
- Isterectomia totale: in questo caso il medico rimuove l’intero utero, compresa la cervice.
- Isterectomia radicale: in questo intervento vengono rimossi l’utero e la cervice, ma anche la parte superiore adiacente della vagina e parti del tessuto connettivo di sostegno nella zona pelvica (parametrio). In alcuni casi, durante questo intervento, può avvenire anche la rimozione dei linfonodi, delle tube di Falloppio e delle ovaie.
Quando è necessaria l’isterectomia
Ci sono vari motivi per cui i medici raccomandano un’isterectomia:
Malattie benigne
Esistono numerose condizioni benigne per le quali viene presa in considerazione l’isterectomia. Un esempio comune sono le escrescenze muscolari benigne nell’utero, i cosiddetti fibromi. Queste escrescenze causano dolore e notevoli sanguinamenti mestruali in alcune donne, e a volte richiedere un intervento chirurgico. Anche un utero prolassato può essere motivo di isterectomia. Altre possibili indicazioni includono disturbi emorragici, più raramente endometriosi o complicazioni durante il parto.
Malattie maligne
Altri motivi per un’isterectomia includono il cancro e alcune lesioni precancerose: in particolare il cancro dell’utero (carcinoma dell’endometrio), il cancro della cervice (carcinoma della cervice), carcinoma ovarico, sarcomi o precursori di tumori maligni (come l’ispessimento maligno dell’endometrio).
Come cambia il corpo dopo un’isterectomia
Dopo un’isterectomia, il normale sanguinamento mestruale si interrompe. Tuttavia, se la cervice e le ovaie non sono state rimosse, può verificarsi comunque un leggero sanguinamento. Finché le ovaie sono sane e fino alla menopausa possono verificarsi sanguinamenti dipendenti dal ciclo mestruale.
Indipendentemente dalla fase della vita in cui viene rimosso l’utero, la procedura può essere psicologicamente stressante.
Un’isterectomia significa infertilità e questo può essere un grosso problema per le giovani donne. Sebbene queste pazienti possano soffrire maggiormente di un desiderio insoddisfatto di avere figli, in ogni fascia di età può esserci la sensazione di aver perso parte della propria femminilità.
Se necessario, può avere senso cercare un aiuto terapeutico.
Di solito le pazienti possono tornare alla loro vita quotidiana dopo circa tre-sei settimane dall’intervento, ma è necessario evitare sforzi eccessivi.
Nelle prime sei settimane, inoltre, ai pazienti non è consentito sollevare o trasportare un carico superiore a cinque chilogrammi e non è consentito nuotare o fare il bagno. Vietato partecipare a sport agonistici.
In conclusione abbiamo visto che l’isterectomia è una procedura chirurgica che comporta la rimozione dell’utero, necessaria per diversi motivi.
Sarà il medico a valutare attentamente i benefici e i rischi associati.