Tra non molto inizieranno le ATP Finals di Torino e tra i pretendenti al titolo c’è ovviamente Jannik Sinner. Il numero 4 del mondo è stato il primo a qualificarsi e dopo aver vinto a Vienna e a Pechino, ha dovuto rinunciare agli ottavi di finale di Parigi Bercy a causa dell’incontro troppo ravvicinato con De Minaur (dopo la vittoria con McDonald). L’altoatesino ha quindi deciso di risparmiare le forze e giocare le ATP Finals che saranno ovviamente durissime contro i vari Djokovic, Alcaraz, Medvedev, Tsitsipas, Rune, Rublev e Zverev. A proposito di rinunce, comunque, in un’intervista a Il Giorno ha parlato Flavia Pennetta, ex campionessa dello US Open: la moglie di Fabio Fognini ha toccato diversi temi, tra cui le mancate partecipazioni di Sinner a Bologna e alle Olimpiadi.
L’intervista di Flavia Pennetta e le parole su Sinner
Flavia Pennetta, nella sua intervista, ha parlato di diversi argomenti ma si è soffermata su Jannik Sinner dato che il classe 2001 sta facendo qualcosa di diverso nella storia del tennis italiano. Gli manca, comunque, ancora una vittoria di uno Slam per eguagliare Adriano Panatta. Al momento, infatti, l’altoatesino ha raggiunto lo storico tennista nei titoli ATP.
L’ex tennista italiana, comunque, ritaratasi nel 2015 dopo la vittoria dell’US Open, su Sinner ha detto:
“Sinner e la sua mentalità mi piacciono: ha anche avuto il coraggio di cambiare quando stava andando tutto bene. Ciò che non condivido però sono le rinunce a Bologna e alle Olimpiadi: alcune cose non dovrebbero passare nella testa di un atleta”.
Sempre sul tema delle rinunce e in particolare sulla Coppa Davis ha aggiunto:
“Con il tempo si diventa più buoni e il presidente Binaghi è diventato più dolce: perché in passato ci sono state lotte contro chi diceva no alla Coppa Davis. Ci vorrebbe però una via di mezzo perché adesso sembra tutto concesso”.
Poi sul suo futuro e non solo ha aggiunto:
“Io sono stata abbastanza considerata ma siamo un Paese con la tendenza a valorizzare gli uomini. Futuro allenando? Mi piace stare in campo ma ora ho i bambini e non è il momento”.
L’albo d’oro di Jannik Sinner
Il giovane tennista italiano, a 21 anni, ha già vinto quasi quanto Adriano Panatta e si appresta a diventare il più vincente da qui a non molto tempo. Il suo esordio da professionista, tra l’altro, lo fa a 14 anni nelle qualificazioni del Futures Croatia F16. Nel Futures Egypt F3, poi, vince il suo primo torneo professionistico a 16 anni. A 17 anni e 8 mesi vince il suo primo match di un Masters 1000 agli Internazionali di Roma contro Steve Johnson. Viene, però, poi eliminato da Stefanos Tsitsipas.
Il 28 ottobre 2019 diventa numero 93 del mondo: è il più giovane italiano a entrare nella top 100. Nel 2020, poi, a 19 anni vince il suo primo torneo ATP a Vienna. Nel 2021 vince il secondo a Melbourne e il terzo a Washington. Vincendo anche a Sofia e Anversa diventa il più giovane dai tempi di Djokovic a vincere almeno 5 tornei ATP. Il 2023 infine è l’anno della consacrazione: vince 4 titoli ATP tra cui Pechino e Vienna e nel frattempo diventa il numero 4 al mondo eguagliando ancora Adriano Panatta. Si qualifica, infine, per la prima volta direttamente alle ATP Finals.