Il suo passaggio al Napoli nel 1975 fece scalpore perché fu un trasferimento record, da 2 miliardi di lire. Giuseppe Savoldi, Beppe per tutti, è stato un bomber micidiale. Aveva un fiuto eccezionale per il gol, un attaccante di razza, capace di vincere per ben tre la classifica capocannonieri in Coppa Italia e una in Serie A. la sua carriera è iniziata con l’Atalanta, ma ha fatto sognare soprattutto i tifosi del Bologna prima ancora di quelli partenopei. E pensare che da ragazzino aveva pensato di voler giocare a basket. Con la maglia azzurra ha vissuto 4 stagioni, fino al 1979 e a quell’esperienza e alla città è rimasto particolarmente legato. Per commentare il momento positivo della squadra di Garcia e il prossimo impegno di Champions League, Napoli-Union Berlino, Savoldi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Napoli-Union Berlino, Savoldi a Tag24
Dopo la rabbia e la delusione, finalmente in casa Napoli è arrivato il momento dei sorrisi. L’ultima prestazione della squadra di Garcia, nel derby contro la Salernitana, ha rilanciato i partenopei anche nella corsa scudetto. I punti di distacco con l’Inter, dopo 11 giornate, però sono già 7. Archiviato l’impegno in campionato, adesso è tempo di pensare alla Champions League. Domani, con fischio d’inizio alle ore 21.00, al Maradona arriva l’Union Berlino. I tedeschi in questa stagione non hanno mai vinto e sono il fanalino di coda del girone C. Il Napoli però sa bene che non dovrà sottovalutare l’impegno e fare bottino pieno. Tre punti metterebbero una seria ipoteca sul passaggio del turno. Garcia si coccola Raspadori. Affiderà a lui le chiavi dell’attacco anche domani. E a proposito di attaccanti, per commentare Napoli-Union Berlino, Savoldi, ex bomber che ha vestito la maglia azzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Napoli sta vivendo un momento più sereno rispetto al recente passato. Possiamo dire conclusa la crisi della squadra di Garcia?
“Io penso fosse eccessivo parlare di crisi. Il Napoli ha semplicemente vissuto un momento di difficoltà, dovuto al fatto che è cambiato l’allenatore e son cambiati alcuni interpreti e alcune gerarchie. Quando in un club ci sono dei cambiamenti, è normale e prevedibile che ci sia un momento di assestamento. Ma non mi aspettavo il crollo di questa squadra, piuttosto speravo e sapevo che prima o poi si sarebbe ripresa e adesso penso che abbia superato il momento più critico”.
Domani ha l’ennesima occasione per dimostrarlo visto che al Maradona arriva l’Union Berlino. Il Napoli è favorito?
“Guai a pensare che quella di domani possa essere una partita facile. Mi aspetto che il Napoli ribadisca la sua forza e continui nel momento positivo che sta attraversando. Ma a chi pensa che, poiché l’Union Berlino è ultimo in classifica, quella di domani sarà una partita facile dico di fare attenzione perché si sbaglia di grosso. Questo potrebbe essere un errore imperdonabile per il Napoli. L’aspetto mentale è fondamentale e se la formazione di Garcia dovesse entrare in campo scarica o sottotono rischierebbe di perdere e di fare una brutta figura”.
Lei è stato un attaccante, in questo momento lì davanti c’è la consacrazione di Raspadori. Possibile stia giovando dell’assenza di Osimhen?
“Raspadori sta approfittando di questa situazione e di questo momento. Ha l’opportunità di mettersi in mostra e sarebbe stupido da parte sua non approfittarne al massimo. Lui ha delle qualità importanti, è un ottimo giocatore, e lo sta dimostrando. Tutto qui. Poi quando tornerà Osimhen dovrà essere Garcia a fare le sue scelte. Giocheranno insieme? Per questo possiamo solo aspettare, ma non ci pive che di qualità in questo Napoli ce n’è tanta”.
Ha fiducia nei confronti di Garcia?
“Non lo conosco sinceramente e non so cosa aspettarmi. Non posso giudicarlo se non per quel poco che ho visto. Di sicuro ha incontrato parecchi problemi al suo arrivo in panchina. D’altronde sostituire un allenatore vincente, come lo è stato Spalletti, non è cosa semplice. Non so come si sia mosso nel momento in cui è arrivato e ci metto tutti i se e i ma del caso. È chiaro che se ci ha voluto mettere qualcosa di suo, in un giocattolo che era praticamente perfetto, senz’altro ha sbagliato”.
Quali sono gli obiettivi di questa stagione per il Napoli, sia per la corsa scudetto che in Champions League?
“Credo che nessuno in questo momento possa avere la certezza di riuscire a vincere lo scudetto. Il campionato è all’inizio e in questa prima parte di stagione abbiamo visto che chi prima, chi dopo, tutte hanno fatto un percorso altalenante. Non c’è una squadra che non perde mai colpi, Inter compresa. Tra le più quotate per la vittoria del titolo io ci metto anche il Napoli, perché c’è tutto il tempo per perdere e per vincere. La sorpresa, se così vogliamo definirla, di quest’anno è la Juventus. Pur giocando male la squadra di Allegri è lì e questa è la dimostrazione che non sempre nel calcio se giochi bene vinci. Anzi, succede a pochi. In Champions invece mi aspetto che il Napoli riesca a superare il girone tranquillamente”.