La Toscana è in ginocchio. L’alluvione che l’ha colpita nella notte tra giovedì e venerdì scorso ha messo a dura prova l’intera Regione che da giorni ormai è incessantemente al lavoro per ristabilire una situazione vivibile. Firenze in tal senso non fa di certo eccezione ed è per questo che i ragazzi della curva Fiesole, oltre ad alcuni importanti esponenti delle Istituzioni, avevano richiesto a gran voce che la partita Fiorentina-Juventus potesse essere rimandata. Niente da fare, per decisione della Lega Serie A le due squadre sono scese regolarmente in campo domenica sera. Secondo l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, infatti, non esistevano motivi per non disputare il match. Una decisione che ha lasciato a molti l’amaro in bocca. Compreso il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che intervenendo ai microfoni di Radio Roma Sound, 90Fm, ha mostrato tutta la sua delusione rispetto all’accaduto.
Fiorentina-Juve, il mancato rinvio
Strade dissestate, case sconvolte, fango e rifiuti ovunque, famiglie ancora sfollate che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Questa è la fotografia della Toscana in questo momento. L’alluvione che l’ha colpita, mettendola in ginocchio, è una vera e propria tragedia e ha portato con sé ben 8 vittime. Le immagini sono raccapriccianti. Campi Bisenzio, Prato, Montemurlo e Seano sono i paesi simbolo dell’emergenza. Tutto è avvenuto nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre. La causa? Temporali violentissimi che hanno portato grandi quantità d’acqua per le strade e all’interno dei fiumi che, non riuscendo a tenere, sono esondati. Il miglioramento climatico di questi ultimi giorni, sta facendo tirare un primo sospiro di sollievo alle popolazioni colpite, ma l’emergenza è ancora tale e ci sarà da rimboccarli le maniche e lavorare ancora sodo per riportare una parvenza di normalità.
Mentre la Toscana si è fermata in blocco, però, e da tutte le Regioni intorno sono arrivati aiuti e volontari, il calcio ha deciso di andare avanti, dritto per la sua strada. Domenica sera infatti, allo stadio Artemio Franchi di Firenze, è andato in scena il match tra Fiorentina e Juventus, terminato 1 a 0 in favore della squadra di Allegri. La curva Fiesole aveva diramato, il giorno precedente all’evento sportivo, un comunicato stampa in cui aveva richiesto la possibilità di rinviare la partita. La Lega Serie A però ha valutato ogni possibilità, mettendo tutto sul piatto della bilancia. Da una parte la sensibilità verso l’emergenza, dall’altra i diritti tv e un calendario, sempre più fitto, considerando gli impegni nelle varie competizioni. Alla fine le due formazioni sono scese in campo, nella totale sicurezza degli addetti ai lavori e dei tifosi sugli spalti, ma questa decisione ha fatto indignare i toscani.
Parola al Governatore della Toscana, Eugenio Giani
Nonostante la decisione di far giocare la partita, però, la curva Fiesole ha scelto di non presentarsi al Franchi, continuando invece a dare il proprio supporto a chi ne aveva, in quel momento estremo bisogno. I video dei ragazzi che spalando il fango, intonano i cori da stadio solitamente rivolti alla viola, sono diventati presto virali e hanno fatto il giro dei social. Una presa di posizione netta e condivisa anche dal Sindaco di Firenze, tra gli altri. Proprio il primo cittadino, insieme al Governatore della Toscana, si erano infatti uniti alla richiesta dei tifosi. A seguito della risposta negative, dunque, non sono stati solo i tifosi della Fiorentina ad indignarsi. Intervenuto ai microfoni di Radio Roma Sound, nel corso della trasmissione Gli inascoltabili, anche il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha mostrato tutta la sua delusione rispetto alla decisione di non rimandare il match, mostrando poca sensibilità nei confronti di quanto avvenuto in Toscana.
“Su Fiorentina-Juventus mi aspettavo una maggiore sensibilità, tant’è vero che pur non avendo nessuna competenza in materia, mi ero esposto pubblicamente. Per motivi di opportunità mi aspettavo fosse sospesa e rinviata la partita, ma così non è stato e me ne dispiaccio. Ritengo che i ragazzi della curva Fiesole abbiano dato un grande esempio di testimonianza di valori e di come la loro aggregazione e il loro entusiasmo, non siano rivolti solo al tifo per la propria squadra del cuore. La Fiorentina è Firenze e Firenze è la Fiorentina, la nostra è una di quelle città che non hanno due squadre quindi vi è un senso d’identità fortissimo nella Fiorentina come espressione dei valori e della cultura di Firenze. I ragazzi non andando alla partita per andare a spalare il fango, hanno dato una ricchezza di testimonianza che qualcun altro invece non ha dato”.