Chiarezza in merito a quello che sta avvenendo a Gaza, il segretario di Stato americano Antony Blinken chiede ai ministri del G7 presenti a Tokyo di parlare con voce chiara sul conflitto israelo-palestinese.

Il G7 a Tokyo e la richiesta di Blinken su Gaza

Parlare con ‘voce chiara’ e senza lasciare spazi a fraintendimenti, anche perché in Medio Oriente il conflitto continua e miete giorno dopo giorno vittime innocenti. Questa è la richiesta del segretario di Stato americano Blinken ai ministri degli Esteri presenti oggi a Tokyo che vede come tema centrale la disastrosa situazione umanitaria a Gaza.

L’altro ieri Blinken ha incontrato il presidente dell’Olp Abu Mazen e si è discusso delle violenze dell’esercito israeliano a Gaza City e in Cisgiordania.

Cosa succede al G7?

Nella giornata di ieri Blinken ha detto che Washington stava lavorando per gli aiuti ai civili intrappolati. Gli Stati Uniti sono un alleato chiave di Israele. Gli Usa però stanno cercando di attuare un distensione per evitare che il conflitto possa espandersi a tutta la regione. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno discusso di possibili “pause” anche se il cessate il fuoco sembra lontano.

La Francia è stata l’unica a votare il mese scorso a favore alla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiedeva un’immediata tregua umanitaria. Gli Stati Uniti hanno votato contro mentre Giappone, Gran Bretagna, Italia, Germania e Canada si sono astenuti.

Anche la guerra in Ucraina al centro del dibattito

Non ci si dimentica poi del conflitto alle porte dell’Europa. Ci sarà una videoconferenza con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba. Il ministro tedesco Baerbock ha detto dopo l’arrivo a Tokyo che il G7 discuterà di uno “scudo di protezione invernale” per l’Ucraina. Leggeri segnali di distensione verso la Cina sul tema della guerra e dell’ambiente in vista della COP28 a Dubai.