È stato arrestato Antonio Strangio, il latitante 44enne sfuggito alle Forze dell’Ordine dopo la strage di Duisburg, in Germania. Gli agenti della Bundeskriminalamt, la polizia federale tedesca, ha catturato l’uomo a seguito di un incidente stradale avvenuto alla fine di ottobre.
Germania, arrestato Antonio Strangio, il latitante sfuggito alla strage di Duisburg
L’uomo risiedeva da anni a Duisburg, in Germania, dove faceva il pizzaiolo. Attualmente svolgeva mansioni di corriere per una società di consegne postali. Durante un turno di lavoro, Strangio tampona un’anziana. La polizia intervenuta sul posto lo avrebbe riconosciuto e arrestato.
La Corte di Cassazione stava emettendo la condanna a 5 anni traffico di droga all’interno del processo “Pollino”, quando Antonio Strangio ha fatto perdere le sue tracce, trasferendosi nella cittadina tedesca. A luglio scorso, infatti, la Dda di Reggio Calabria aveva richiesto un mandato di arresto europeo. Le indagini coordinate del procuratore Giovanni Bombardieri e dell’aggiunto Giuseppe Lombardo avevano condotto proprio a Duisburg, dove era stato segnalato il profilo del latitante alle autorità tedesche.
Latitanza finita lo scorso 27 ottobre 2023, quando Strangio è stato coinvolto in un incidente stradale a Baerl, un quartiere di Duisburg. Questa mattina, la testata Frankfurter Allgemeine Zeitung e la tv pubblica Mdr hanno diffuso i dettagli della cattura. Ora l’uomo è in attesa di estradizione.
Chi è Antonio Strangio, detto “U meccanicu”
Antonio Strangio, classe 1979, è originario di San Luca, un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria. Cugino di Francesco Pelle “Ciccio Pakistan” e Antonio Pelle “Vanchelli”, Strangio era affiliato alla ‘Ndrangheta e conosciuto con il nome di “u meccanicu” o anche come “TT”.
Negli anni Novanta era scappato in Germania, a Duisburg, appunto, dove lavorava come pizzaiolo “Da Bruno”, ristorante al centro della cosiddetta “strage di Duisburg”. Nella notte del 15 agosto 2007, una cosca della Nirta-Strangio uccide alcuni esponenti dei Pelle-Vottari nel corso della faida di San Luca. Strangio riesce a sfuggire alla strage lasciando in anticipo il ristorante.
Le Forze dell’Ordine italiane condannano a 19 mesi di carcere Antonio Strangio, il quale si dà alla macchia sempre in Germania. Estradato la prima volta, all’uomo è permesso di uscire dal carcere dal momento che il verdetto non è definitivo. Così, il 44enne fa perdere nuovamente le sue tracce. Viene rintracciato e arrestato 5 anni dopo a Moers.
Alla sua seconda estradizione, Strangio sconta la pena e torna in Germania, ma nel 2019 viene arrestato per traffico di droga nell’ambito del processo detto “Pollino” e condannato a 5 anni di carcere. Pena che si tramuta in arresti domiciliari per mancanza di prove a sostegno dell’accusa per associazione mafiosa. Strangio non rispetta l’obbligo, si dà alla fuga, ma continua a postare foto sul suo profilo Facebook, fino all’arresto casuale il 27 ottobre scorso.