Si è tenuto oggi a Roma l’evento “La maternità (non) è un’impresa“, durante il quale Giorgia Meloni ha voluto far sentire la propria voce in un videomessaggio sul tema della natalità.
L’incontro, promosso dal Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, si è rivelato come un’occasione per ribadire l’importanza di argomenti come la famiglia e la natalità, da sempre al centro dell’azione di governo. Nel videomessaggio proiettato durante i lavori, la premier ha puntato su “parole chiave” come “futuro e investimento”.
Durante l’evento c’è stata occasione per siglare un accordo con diverse aziende, intitolato “Patto per le imprese responsabili in favore della maternità“. Tre i punti fondamentali: accompagnamento al rientro al lavoro dopo la maternità, aspetti sanitari come lo screening sulla fertilità e valutazioni in merito alla presenza sul lavoro.
Natalità, Meloni presenta il Patto per le imprese in favore della maternità: “Senza figli avremo un’Italia più povera”
Senza figli, ha spiegato Meloni, il rischio è quello di “un’Italia più povera“, nella quale “verrà meno quella staffetta generazionale sulla quale si fonda la capacità di portare nel futuro la nostra identità di popolo”.
Per decenni c’è stata molta disattenzione nei confronti della famiglia e, mentre altrove si correva ai ripari, da noi parlare di sostegno alla natalità sembrava quasi essere un tabù. Ecco, noi abbiamo infranto quel tabù, abbiamo messo la famiglia e la natalità al centro della agenda di governo. Lo abbiamo fatto nonostante le poche risorse che avevamo a disposizione.
La leader di Fratelli d’Italia sottolinea l’operato dell’esecutivo che, con l’ultima legge di bilancio e “con quella precedente” ha messo in campo “un pacchetto di provvedimenti che vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro.
Chiaramente non è sufficiente, lo sappiamo bene, però la direzione tracciata, è chiara e disegna una visione.
“Denatalità e mancanza di libertà due facce della decrescita”
Quella della natalità, secondo Meloni, è “una sfida per il futuro dell’Italia, una sfida per la libertà, in particolare delle donne”.
Purtroppo, sono ancora troppe le donne costrette a dimettersi dal lavoro dopo essere diventate mamme. Sono ancora troppe le mamme lavoratrici che vedono il proprio percorso di carriera ostacolato da un sistema che non riconosce il valore di quello che fanno. Sono ancora troppe le donne che rinunciano a mettere al mondo un bambino perché vivono questa scelta come una scelta alternativa alla realizzazione professionale. E noi non possiamo permettere tutto questo.
Concludendo, la premier sottolinea che “denatalità e mancanza di libertà sono in fondo due facce della decrescita“.
Noi vogliamo che l’Italia cresca, che cresca la libertà dei suoi cittadini, il benessere dei suoi lavoratori, il suo tessuto produttivo. Un’impresa a misura di mamma e di bambino può essere una chiave di volta per affrontare tutti insieme questa sfida.