Governo compatto nel salutare con favore l’accordo stretto tra l’Italia e l’Albania sulla questione migranti. Si mostra particolarmente soddisfatto Massimiliano Romeo, senatore della Lega, che sottolinea come un simile risultato sia figlio del lavoro svolto dal partito di Matteo Salvini.
Accordo Italia-Albania sui migranti, Romeo (Lega): “Finalmente un Paese ci dà una mano”
Se non è una svolta, poco ci manca.
Almeno stando ai toni trionfalistici con cui la maggioranza di governo sta salutando, nelle ultime ore, gli accordi siglati con l’Albania a Palazzo Chigi, tra la presidente del Consiglio Meloni e il premier albanese Edi Rama.
Il patto riguarda la questione migranti – tornata d’attualità nelle ultime ore con la ripresa degli sbarchi a Lampedusa – con i due Paesi determinati a raggiungere una migliore gestione dei flussi migratori. L’accordo prevede, infatti, la cessione all’Italia di alcune aree del territorio albanese da utilizzare per la costruzione di due centri di accoglienza.
Esprime tutta la sua soddisfazione il senatore della Lega Massimiliano Romeo che, raggiunto dall’inviato di Tag24 Michele Lilla, sottolinea come la Lega siano “mesi che chiede il coinvolgimento di tutti sul tema dei migranti” e che “finalmente abbiamo trovato un paese che dà una mano all’Italia, che è sempre stata lasciata sola“.
Romeo rivendica il ruolo giocato dal suo partito in quello che giudica un “passo importante che – spiega – va nella direzione di quanto fatto da Salvini quando era al Viminale“.
Accordi con l’Albania e ‘il fantasma’ di Mussolini, Romeo: “Nulla a che vedere”
Tuttavia, c’è chi ravvede delle analogie tra questo accordo e le modalità con cui l’Italia fascista di Benito Mussolini prese il controllo dell’Albania.
Parallelismi che Romeo non vuole nemmeno commentare perché si tratta di “cose che non hanno nulla a che vedere” con il patto tra Meloni e Rama. “Bisognerebbe fare una valutazione sull’effetto reale di questo accordo“, spiega il senatore della Lega, per cui ogni ragionamento dovrebbe riguardare “una collaborazione per una migliore gestione dei flussi migratori che sarà di grande aiuto all’Italia“.
Donzelli (FdI) sulla compattezza del governo: “Nessuno contrario all’accordo”
Sempre dalle fila del governo, arriva il commento, altrettanto entusiasta, di Giovanni Donzelli. Il deputato di Fratelli d’Italia attacca “la sinistra” che “vuole che tutti gli immigrati vengano in Italia“, cui contrappone la linea dell’esecutivo, che punta ad “accogliere gli immigrati che possiamo sostenere e portare nella regolarità“.
Donzelli smentisce le voci circolate circa dissidi interni alla maggioranza. In particolare, su un Antonio Tajani ‘seccato’ per non esser stato consultato, in quanto ministro degli Esteri. “Non mi risultano critiche di alleati o ministri che si sono lamentati di non esser stati coinvolti o che siano contrari a questo accordo“, chiarisce il deputato di FdI, che chiude dicendo di vedere “molta compattezza su quello che è un risultato importante per l’Italia“.
Accordo tra Italia e Albania, per Ricciardi (M5S) si tratta di “una presa in giro”
Commenti di tutt’altro tenore, a esser gentili, arrivano dal fronte delle opposizioni.
Particolarmente duro, come suo solito, il Movimento 5 Stelle che con la sua deputata Marianna Ricciardi boccia nettamente l’accordo parlando di “una presa in giro che non risolverà il problema, a spese dei contribuenti italiani“.
Ricciardi bolla i proclami del governo come pura propaganda non sostenuta dai fatti che, sottolinea, parlano di “sbarchi più che raddoppiati dall’anno scorso e rimpatri al palo con il governo Meloni“, per poi passare all’attacco sulla manovra finanziaria che porta agli italiani “due miliardi di nuove tasse, tagli alle pensioni e alla sanità“.
Insomma, per la deputata pentastellata e per il suo partito, il governo è sinonimo di “fallimento su tutta la linea“.