Integratori alimentari per aumentare le difese immunitarie, quanto funzionano? Come usare al meglio questi rimedi naturali per prevenire i disturbi stagionali come influenza e raffreddore? Boom di vendite di prodotti in previsone della stagione fredda, intervengono le associazioni dei medici per avvertire i consumatori sull’efficacia di alcune terapie e per sfatare falsi miti in merito a tali sostanze.

Integratori alimentari per il sistema immunitario, funzionano?

Gli integratori alimentari, intesi come sostanze naturalmente presenti nei cibi, o come preparati da assumere come terapia preventiva possono aiutare a rinforzare il sistema immunitario. A differenza di quanto si crede però, non tutti sono efficaci come aiuto preventivo contro i disturbi stagionali come i virus influenzali, il raffreddore o problemi respiratori transitori.

Ci sono infatti alcune sostanze che sono in grado di aumentare la resistenza dell’organismo nei confronti delle infezioni da agenti patogeni dette immunostimolanti, mentre altre, anche se utilizzate in grande quantità, se non abbinate ad altri accorgimenti come uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta, non favoriscono più difese.

I dati delle vendite, cresciute in Italia del 144% in più nel periodo post Covid, dimostrano che sempre più persone ricorrono all’utilizzo di integratori per cercare di evitare di ammalarsi. A questi dati ne è seguito un appello da parte dei medici, invitando i pazienti a seguire sempre i consigli degli specialisti evitando il fai da te. Che non solo può essere totalmente inutile, ma a volte anche controproducente.

Quali sono i migliori rimedi naturali per prevenire influenza e raffreddore

Nuovi studi in merito alle sostanze immunostimolanti hanno dimostrato che in realtà solo poche di queste hanno reale efficacia nel rinforzare le naturali difese immunitarie. In alcuni casi è confermato però che gli integratori alimentari a base naturale possono rappresentare un’utile arma per la funzionalità dell’organismo in risposta alle infezioni.

Specialmente quando si avvicina il periodo freddo infatti è bene iniziare a pensare ad una strategia di prevenzione. L’ultima ricerca effettuata dalla Fondazione Policlinico Gemelli ha dimostrato che alcuni composti hanno effettivamente una funzione stimolante. Si tratta in particolare della vitamina C, dell’arginina e della bromelina.

Questi svolgono nello specifico un ruolo chiave nel processo di riduzione dello stress ossidativo e quindi sono attivi contro infezioni e infiammazioni. Quindi è possibile ricorrere a questi rimedi, anche integrandoli attraverso la dieta quotidiana. Ma sempre sotto consiglio medico, per stabilire un piano personalizzato in base alle esigenze.

L’importanza dell’alimentazione e dello stile di vita

Per prevenire i malanni di stagione, gli integratori alimentari possono essere utili. Ma, some sottolineano i medici, è bene utilizzare questi preparati in combinazione con altri accorgimenti, soprattutto adottando uno stile di vita sano ed equilibrato.

È noto infatti che molte sostanze immunostimolanti e vitamine sono presenti nei cibi, specialmente frutta e verdura di stagione ricche di antiossidanti naturali. Quindi una dieta sana può contribuire a ridurre il rischio di contagio e di infezione da batteri patogeni tipici dell’inverno. Ma anche ad alleviare sintomi in caso di malattie stagionali. Oltre all’alimentazione gli altri consigli sono di seguire uno stile di vita non sedentario, evitare di esporsi troppo a sbalzi di temperatura e ridurre o eliminare il fumo di sigaretta.

Covid e influenza, appello dei medici: “Gli integratori non sostituiscono i vaccini”

Gli integratori possono aiutare a ridurre il rischio di contrarre infezioni da agenti patogeni. Ma come commentano alcune associazioni di medici, specialmente per quanto riguarda i virus stagionali come l’influenza o anche il Covid, non è in alcun modo possibile pensare di poter sostituire il vaccino preventivo con una terapia naturale.

Anzi, in alcuni casi il “fai da te” può essere controproducente, perchè invita i pazienti a pensare di poter combattere alcune malattie soltanto con tali preparati. Spesso sottovalutando invece gli effetti derivati da infezioni non adeguatamente trattate.

Per questo, il direttore del dipartimento scienze dell’invecchiamento della Fondazione Policlinico Gemelli, Francesco Landi ha sottolineato che: “È inutile pensare che questi nutraceutici possano sostituire il vaccino e, inoltre, non tutte le sostanze sono in grado di stimolare la risposta immunitaria potenziandola, se non accompagnati da una dieta sana ed equilibrata”.