Primo caso in Italia di virus sinciziale isolato in un bimbo di tre mesi al Policlinico Umberto I di Roma, scatta l’allerta epidemia stagionale, per la quale si prevede un picco di contagi entro i prossimi tre mesi. Quali sono i sintomi principali e i rischi di contrarre questa malattia respiratoria e come fare per proteggere i più piccoli dalle complicazioni che possono portare alla comparsa di bronchiolite? Ecco i consigli degli esperti per i genitori.

Virus sinciziale, isolato primo caso in Italia

Era da tempo scattata la preallerta per una probabile epidemia di virus sinciziale in Italia, un disturbo respiratorio provocato da alcuni microorganismi, che colpiscono prevalentemente bambini durante i primi mesi di vita e nell’infanzia. L’annuncio del primo bimbo infetto in Italia è arrivato ufficialmente il 6 novembre dai medici del Policlinico Umberto I di Roma, che hanno dichiarato il caso come autoctono. Prima infatti era stato isolato il virus in una bimba di 2 mesi proveniente dalla Danimarca.

Il presidente della Società italiana malattie respiratorie infantili, Fabio Midulla, ha commentato in occasione della notizia, che: “Sta cominciando l’epidemia stagionale”. Pertanto è bene conoscere quali sono i possibili rischi e conseguenze di questa patologia e soprattutto come fare per prevenirli.

Allarme epidemia di virus sinciziale nei bambini

L’esperto di malattie respiratorie infantili Fabio Misulla ha dichiarato che è atteso un picco di contagi per le prossime due tre settimane che potrebbe sfociare in una vera e propria epidemia annuale con un numero elevato di infezioni tra i bambini specialmente nel periodo invernale. Per questo le avvertenze dei pediatri sono quelle di tenere sotto controllo sempre i sintomi iniziali della malattia, che si presenta quasi sempre con problemi di tipo respiratorio, a volte simili al raffreddore.

Ma se non trattati in tempo possono dare origine ad altre conseguenze più gravi come forme asmatiche o bronchiolite. Il contagio è sicuramente favorito dalle attuali condizioni climatiche, dal passaggio tra temperature calde e correnti più fredde tipiche del periodo autunno inverno. Inoltre l’epidemia può peggiorare infettando un numero più elevato di minori in caso non vengano seguite le regole di base per l’igiene e la prevenzione.

Virus sinciziale e bronchiolite come proteggere i bambini prevenire i contagi

Come avvertono gli esperti, visto che il virus sinciziale e la bronchiolite sono causati da agenti patogeni che colpiscono prevalentemente in età infantile come il rinovirus, il consiglio è quello di cercare di prevenire il contagio con alcuni accorgimenti. A partire dal contatto in famiglia, rispettando le regole di base dell’igiene, lavando spesso le mani ed evitando la stretta vicinanza con parenti o fratelli che sono già affetti da forme influenzali.

Inoltre forme gravi possono essere prevenute anche cercando di non esporre i più piccoli ad ambienti particolarmente inquinati, sia da fattori ambientali esterni che predispongono alle patologie respiratorie, che ad esempio dal fumo di sigaretta in casa. Preferire per quanto possibile sempre l’allattamento al seno che può aiutare a rinforzare il sistema immunitario.

Come capire se il bambino ha il virus sinciziale e quali sono le cure? Consigli per i genitori

Non è raro che durante la stagione fredda i neonati e i bambini vengano infettati da virus di tipo respiratorio, rinovirus o virus sinciziale. Tutte e due questi agenti patogeni possono favorire la comparsa di complicazioni e portare alla bronchiolite. Una malattia che colpisce la parte finale dei bronchi. Ma mentre negli adulti i sintomi sono spesso quelli di un banale raffreddore, nei più piccoli si possono avere manifestazioni più gravi come forme asmatiche difficoltà a respirare, tosse e affanno.

Quando c’è la comparsa di questi segni che degenerano in fretta a partire da naso chiuso, starnuti ed eccesso di muco, la visita pediatrica sarà necessaria per una diagnosi. In caso di positività al virus sinciziale o ai sintomi della bronchiolite, a volte possono essere sufficienti le cure prescritte e non c’è bisogno di ospedalizzazione. Nella maggior parte dei casi le forme lievi si risolvono spontaneamente nel giro di una settimana, e basterà effettuare lavaggi nasali o aspirazioni. Ma come affermano gli esperti, presto sarà disponibile una terapia a base di anticorpi monoclonali molto efficace per le forme più gravi.