James Harden è tornato protagonista sul parquet del Madison Square Garden di New York. Il cestista statunitense, dopo l’addio ai Philadelphia 76ers, ha esordito con la maglia dei Los Angeles Clippers contro i Knicks. Il 34enne ha messo in mostra una condizione niente male e ha chiuso l’incontro con 17 punti, 6 assist e 3 rimbalzi. Un buon esordio che non è però bastato a evitare la sconfitta. New York, trascinata da un grande Julius Randle, si è imposta con il risultato di 111 a 97. La gara è stata in equilibrio fino all’ultimo quarto, quando la formazione di Tom Thibodeau ha messo la freccia aggiudicandosi l’incontro.
NBA, esordio con i Clippers per Harden: 17 punti in 31 minuti per il Barba
L’ex stella degli Houston Rockets ha tirato con una buona percentuale durante l’intera partita: 2/4 da tre punti e 4/5 da due. Il Barba ha iniziato l’incontro al fianco di Westbrook, Zubac, Leonard e Paul George e, in totale, ha giocato 31 minuti. Il classe 1989 ha preso parte a una gara ufficiale dopo quasi 6 mesi di assenza: l’ultimo match NBA risaliva infatti al 14 maggio contro i Boston Celtics. Da quel momento in poi il rapporto tra Harden e i Philadelphia 76ers si è deteriorato e ha portato alla sua esclusione.
Le tensioni tra Harden e la sua ex squadra
La telenovela Harden è iniziata quest’estate durante il mese di agosto. Il cestista si è rivolto a Daryl Morey, President of Basketball Operations dei Philadelphia 76ers, accusandolo di essere un bugiardo. Il Barba, che nell’estate del 2022 aveva rinunciato a una player option da 47 milioni di dollari, si aspettava una maxi offerta da Philadelphia per il prolungamento del suo contratto. La franchia della Pennsylvania, però, non ha avanzato nessuna proposta, mandando su tutte le furie Harden. Da quel momento in poi la rottura è stata totale e ha poi portato alla cessione ai Clippers.