È finita in manette una coppia nel corso di un’importante operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese: l’accusa è quella di aver evaso l’Iva per 50 milioni di euro con la cosiddetta “frode carosello”. Stando quanto emerso dalle indagini, i due coniugi avrebbero gestito 14 società, di cui una estera, situata in Croazia. Grave e pesante il quadro delineato dagli investigatori.
Varese, evadono Iva per 50 milioni di euro con la “frode carosello”: cos’è successo
Hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere i Finanzieri del Comando Provinciale di Varese nei confronti dei due accusati di aver evaso l’Iva per 50 milioni. La misura era stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della Procura Europea con sede a Milano.
Le analisi, le ricerche e le varie attività investigative sono durate per diverso tempo. Hanno fatto emergere la presenza di un sistema che avrebbe permesso ai due coniugi di non pagare l’Iva dovuta. Avrebbero commesso quella che viene definita una “frode carosello” all’imposta sul valore aggiunto.
Gli agenti della Compagnia di Gallarate, che hanno condotto le indagini in modo trasversale, hanno portato alla luce quello che potrebbe essere un articolato meccanismo di frode compiuto dalla coppia finita in manette. In particolare i due coniugi operavano nel commercio di hardware informatici, hard disk e air pods.
Secondo le accuse che ora vengono mosse nei loro confronti, essi avrebbero evaso l’Iva emettendo ed utilizzando fatture per operazioni e attività in realtà inesistenti. In questo modo avrebbero sottratto all’Erario imposte l’ingente cifra di denaro. Questo il presunto modus operandi dei due soggetti coinvolti.
Che cos’è la frode carosello?
Sin dall’inizio abbiamo parlato della cosiddetta “frode carosello” che sembra essere stata al centro di questa vicenda. Ma di cosa si tratta esattamente? Questa si mette in atto nel momento in cui, con un meccanismo fraudolento, si sfruttano società estere che importano nei Paesi membri dell’Unione europea dei beni.
In seguito le società rivendono questi beni sul territorio nazionale. Ma lo fanno illecitamente. Ovvero senza osservare i prescritti oneri tributari. In questo modo riescono ad immettere nel mercato dei prodotti a prezzi inferiori, influenzando il commercio e facendo concorrenza sleale e scorretta.
Cos’è emerso dalle indagini
In questo caso, gli investigatori hanno scoperto che, secondo quanto emerso, i due coniugi, rappresentanti legali di società che vende prodotti tecnologici, non avrebbero versato le opportune imposte relative beni venduti.
Stando ai risultati delle indagini inoltre uno dei due conviventi avrebbe gestito di fatto complessivamente 13 società italiane e una estera. Questo inoltre risultava già essere stato colpito in passato da misure cautelari per truffa ei bancarotta.
La frode avrebbe toccato anche altri Paesi europei. Per questo motivo sono stati diversi i professionisti del settore coinvolti non solo in Italia, ma anche all’estero. Uno dei due soggetti arrestati risultava anche essere stato precedentemente consegnato alle autorità tedesche dopo un arresto per reati compiuti all’estero.
Le attività investigative infine hanno fatto emergere che gli indagati avrebbero parlato spesso di come potere riciclare i soldi “risparmiati” grazie a tale frode. Essi avrebbero speso i proventi principalmente in ristoranti lussuosi e macchine costose come Lamborghini, Maserati e Audi Q8.
I due coniugi avrebbero inoltre fatto importanti investimenti a Dubai e a Hong Kong. Con il denaro ricavato dalle operazioni illecite avrebbero comprato preziose pietre africane, nonché hotel e alberghi di lusso in Puglia.
Ora la coppia dovrà rispondere alle accuse e dovrà spiegare quanto emerso nel corso delle indagini. Le prove a loro carico sembrano essere molte ed estremamente dettagliate. Al momento dell’arresto i due indagati sono stati perquisiti. Gli agenti avrebbero trovato diversi smartphone utilizzati per operazioni di home banking, denaro contante e documenti di varia tipologia.