Il Milan è pronto ad accogliere nuovamente Zlatan Ibrahimovic. No, non per aiutare la squadra ad uscire da questo momento nero, ma per poter portare avanti il rapporto vestendo giacca e cravatta. L’attaccante svedese ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo rossonero, se ne è accorto il numero uno di RedBird Gerry Cardinale, che ha avuto modo di incontrare Ibra nell’hotel dove alloggia a Milano.

Per un motivo: vuole dare quella scossa in più al club, avere una figura di personalità capace di far aumentare il prestigio del mondo rossonero, e secondo la dirigenza la figura di Ibra rappresenta tutto questo.

Milan, Ibrahimovic incontra Cardinale: i dettagli

L’incontro tra Ibrahimovic e Gerry Cardinale è avvenuto nel pomeriggio nell’hotel dove lo statunitense alloggia durante le sue permanenze a Milano. Dalle 17:30 alle 19:30, due ora in cui entrambi hanno avuto modo di portare avanti analisi, proposte e approfondimenti per quello che dovrebbe essere il futuro di Zlatan dalle parti di Milanello.

Da definire il ruolo. Perche Ibra ha voglia di tornare al Milan, sa di poter offrire tanto anche fuori dal campo, ma pretende chiarezza. Non accetterebbe un ruolo di uomo immagine e basta, vuole avere anche libertà d’azione, ecco perchè sta cercando di capire anche i suoi margini di manovra. Vuole sentirsi importante per la società e offrire la sua esperienza con giusta causa, non vuole rimanere fermo.

Ancora non si è arrivati a dama: l’interesse di Cardinale è forte, ma non vuole chiudere un eventuale accordo senza aver analizzato ogni dettaglio prima della fumata bianca. Anche se le sensazioni sembrano essere positive, dato che all’uscita dall’hotel Ibra sembrava soddisfatto. Chiuso nel silenzio della sua macchina, Zlatan ha lasciato intravedere un sorriso, come a mostrare che le cose stiano andando per il verso giusto.

Niente campo

Cardinale stravede per Ibrahimovic e lo vorrebbe al Milan, questo non è un mistero. L’incontro andato in scena oggi infatti non è il primo, ma è la seconda puntata di una serie iniziata il 19 settembre scorso, quando i due si incontrarono per la prima volta nei pressi dell’Hotel Portrait a Milano. Nessun incontro per trovare subito un accordo, bensì una chiacchierata conoscitiva per capire se ci fossero possibilità di poter parlare di destini intrecciati.

Tutto terminato con un nulla di fatto, Ibra voleva capire la volontà del club, per poi agire di conseguenza. Evidentemente le riflessioni sono andate a buon fine visto il secondo incontro dove presumibilmente si è approfondita la questione con più sicurezze in mano. Di cui una certa: Ibrahimovic non scenderà in campo a fianco di Stefano Pioli.

Si è vociferato anche di questo l’ultima volta che lo svedese si è ritrovato a Milanello per salutare il mister e la squadra. Una visita che ha entusiasmato la piazza, che ha visto in Ibra il nome giusto per dare lo scossone e che adesso vorrebbe lo stesso. Non accadrà, Ibra è fermo su questo, vuole cimentarsi in altre sfide.

C’è la possibilità anche di un ruolo accanto a Cardinale come consigliere, e al numero uno di RedBird non dispiacerebbe affatto, viste le ultime parole dell’americano nei confronti dello svedese: “Lo sto conoscendo e mi piace molto perché è un leader nato. Abbiamo bisogno di più leader intorno a noi. Amo le persone che eccellono e che sanno restituire quello che hanno ricevuto”. Più chiaro di così.