Con la Palestina fino alla vittoria” questo è lo striscione che è comparso questa mattina fuori dalla sede centrale dell’Orientale di Napoli. Uno studente ha raccontato a Tag24.it i motivi dell’occupazione e quali temi saranno affrontati durante i dibattiti dei prossimi giorni.

Uno studente racconta l’occupazione dell’Orientale di Napoli

Si è deciso di attuare questa azione a seguito del massacro che sta avvenendo a Gaza” racconta uno studente che oggi ha vissuto l’occupazione dell’Università L’Orientale di Napoli a sostegno del popolo palestinese. “Oggi c’è stato il taglio delle comunicazioni e ieri è stato il giorno dei più pesanti bombardamenti che ci sono stati ed ogni giorno sembra destinato a peggiorare” spiega a Tag24.it “questa occupazione fa parte di un percorso all’interno dell’Università per riportare al centro del dibattito pubblico la Palestina facendo contro narrazione rispetto ai media occidentali” dice.

Il percorso nelle università

Napoli però non è la sola ad occupare. La ‘fiamma‘ parte da un appello dell’Università di Ramallah che ha chiesto mobilitazioni nel mondo accademico a sostegno della Palestina. In Italia, spiega l’intervistato, hanno aderito anche Padova e Venezia: “Si sta aderendo a questo appello” dice “Si vuole anche rompere ogni tipo di accordo con le università israeliane ed ogni tipo di accordo rispetto ad aziende di armi e che foraggiano la guerra e il genocidio del popolo palestinese“. Non mancheranno i dibattiti: è prevista una ‘tre giorni’ di confronti su quello che sta succedendo in Medio Oriente, spiega lo studente a Tag24.it. Già oggi si è discusso del tema della colonizzazione assieme anche ad alcuni docenti accademici. “Ci saranno tanti momenti di dibattiti ed informazione sulla causa palestinese” racconta l’intervistato.

Sicuramente ci sono molti docenti che si sono messi a disposizione ed hanno ascoltato le nostre rivendicazioni” ha detto ancora lo studente a Tag24.it

La manifestazione dell’11 novembre

L’11 novembre alle 15 ci sarà poi una manifestazione a Napoli che vedrà il corteo dirigersi verso il Consolato americano. Si tratta di una delle tantissime proteste che ci sono state nell’ultimo mese in tutta Europa: lo scorso 27 ottobre si è tenuta a Roma una fiaccolata ed il giorno dopo una manifestazione vera e propria con 40mila persone presenti. L’ultimo corteo capitolino è stato quello del 4 novembre.