Il Milan di Stefano Pioli è davanti a un bivio: da una parte c’è la strada verso la serenità; dall’altra il buio pesto e la crisi nera. Il problema fondamentale è che per imboccare la prima, ai rossoneri servirà una prova d’orgoglio e una prestazione perfetta in un match difficilissimo come quello che li attende domani. A San Siro arriva il Paris Saint Germain e in casa del Diavolo, dopo la sconfitta contro l’Udinese, non mancano le polemiche. Lo sa bene Tiziano Crudeli, che l’ambiente milanista lo conosce alla perfezione. Giornalista e acceso tifoso rossonero, ai microfoni di Tag24 non ha nascosto la delusione e la preoccupazione per il momento vissuto dai ragazzi di Pioli, facendo una lucida disamina della squadra. Per commentare Milan-Psg, Crudeli è infatti intervenuto in esclusiva.
Milan-PSG, Crudeli a Tag24
Quella che attende il Milan domani sera è una sfida da dentro o fuori. Il Diavolo è stato inserito in un girone di ferro e lo sapeva sin dall’inizio, ma ha sprecato troppe occasioni nelle prime due uscite di questa competizione e adesso si trova costretta ad inseguire la vittoria contro la squadra più forte, il PSG. Il rischio è quello di essere esclusi già dopo quattro giornate. Ma il problema non è solo questo, il Milan arriva da un momento nero, accentuato dopo l’ennesima sconfitta, quella contro l’Udinese. E non mancano le polemiche nei confronti di tutti, a partire dal mister. Per commentare il momento dei rossoneri e la sfida di domani, Milan-PSG, Crudeli, giornalista e tifoso milanista, è intervenuto in esclusiva Tag24.
Domani per il Milan una sfida difficilissima, come può affrontarla la squadra di Pioli, visto anche il momento che sta vivendo?
“Dobbiamo prima di tutto analizzare il momento, perché i fattori che hanno portato a questa involuzione così rapida e veloce in casa Milan sono tanti. I 19 infortunati, fino a questo momento, di cui molti muscolari, rappresentano un’aggravante e non un’attenuante, ma non si può non tenerne conto. E poi ci sono le prestazioni discutibili di molti interpreti. Tra i centrocampisti ad esempio l’unico capace di andare a bersaglio è Loftus-Cheek, che per fortuna dovrebbe rientrare domani. Il tipo di gioco del Milan però non porta a grosse soluzioni e non abbiamo alternative lì davanti. Togliamo Giroud da questa valutazione, visto che è l’unico, ma Jovic è una delusione totale. Okafor invece è spesso infortunato e poi non è una prima punta. Insomma ci sono molti problemi, anche dal punto di vista tattico”.
Quindi è un problema anche Stefano Pioli?
“Ognuno in questa situazione ha le proprie responsabilità, allenatore compreso. Il mister deve essere bravo a motivare la squadra e anche quando non ci sono i titolari inamovibili, chi va in campo deve dare il 300%. Le dichiarazioni di Calabria, in questo senso, mi sembrano eloquenti”.
Le dichiarazioni di Calabria, la rabbia di Giroud e Leao non mancano i segnali da parte dello spogliatoio. Ma sono proprio i grandi interpreti ad essere venuti meno, mi riferisco più che altro a Leao e Theo Hernandez. Si è rotto qualcosa all’interno dello spogliatoio?
“La sensazione chiaramente è quella, ma bisognerebbe vivere all’interno dello spogliatoio per sapere davvero cosa sta avvenendo. Certe dichiarazioni di alcuni giocatori anche rappresentativi, e torniamo a Calabria and company e certi atteggiamenti indisponenti di alcuni calciatori, soprattutto quando sono stati sostituiti, sono un chiaro sintomo di poca serenità e tanto nervosismo. In questo momento non hanno certezze e il rendimento di tutti è assolutamente deludente”.
In questo scenario però, quella di domani è una sfida da dentro fuori. Come può questo Milan battere il PSG?
“Il Milan non ha alternative. In Champions la squadra di Pioli ha fatto anche ottime prestazioni, soprattutto contro il Newcastle. Gli inglesi hanno vinto 4 a 1 contro il PSG e contro di loro i rossoneri avevano fatto ben 29 tiri in porta. Il problema è che purtroppo non sono mai riusciti a segnare e questo evidenzia ancora di più la grossa mancanza di un gioco finalizzato all’attacco. È chiaro che sulla carta, soprattutto dopo l’ultima prestazione contro l’Udinese, non si può essere ottimisti. Speriamo che domani possa arrivare una forte reazione da parte di tutti, anche perché la partita è determinante se si vuole provare ad andare avanti in Champions”.
Che il girone fosse molto difficile si sapeva dall’inizio, questa può essere un’attenuante?
“No, non credo possa rappresentare un’attenuante. Sono dell’opinione che si può anche perdere, ma comunque non si deve mai rinunciare a lottare e dai rossoneri mi aspetto sempre il 300%. Questo vale anche per la serie A. Contro l’Udinese si può perdere, ma non in quel modo. Calcisticamente parlando, da tifoso quale sono, devo ammettere di essere molto preoccupato per l’atteggiamento della squadra”.
Se dovesse andare male domani sera, Pioli rischia il posto?
“E poi dobbiamo andare alla ricerca di eventuali sostituti? Ci sono anche una serie di problemi economici da parte della società, considerando anche alcuni ingaggi degli allenatori, che non possono essere sottovalutati. Pioli ha in essere un contratto e dovrà essere pagato fino alla fine. Vediamo, domani sera resta una partita molto, molto delicata”.