Concordato preventivo: durante il corso della giornata di venerdì 3 novembre 2023, alle ore 11:42, il Consiglio dei Ministri (CdM) ha tenuto un’apposita conferenza stampa con la quale ha presentato alcuni decreti che sono stati approvati durante il corso della riunione che è stata svolta a Palazzo Chigi, sotto la presidenza della Premier Giorgia Meloni.

I sopra citati provvedimenti approvati, in particolare, sono stati pubblicati all’interno del sito web ufficiale del Governo, attraverso il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 57, e sono stati annunciati al termine della riunione del CdM da parte delle seguenti cariche politiche:

  • il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni;
  • il Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Antonio Tajani;
  • il Vice Presidente e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), Matteo Salvini;
  • il Ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati;
  • il Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli;
  • il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF), Maurizio Leo;
  • il Sottosegretario, Alfredo Mantovano.

In particolare, ecco qui di seguito quali sono i provvedimenti che sono stati approvati da parte del Consiglio dei Ministri:

  • un disegno di legge costituzionale tramite il quale è stata introdotta l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, nonché la razionalizzazione del rapporto di fiducia;
  • un decreto legge tramite il quale sono state introdotte delle nuove disposizioni urgenti in merito l c.d. “Piano Matteiper l’Africa, il quale ha come obiettivo principale quello di promuove lo sviluppo degli Stati del continente africano e di prevenire le cause che sono legate all’immigrazione irregolare;
  • un disegno di legge tramite il quale è stata fornita un’apposita delega al Governo in merito alla disciplina che riguarda al florovivaismo;
  • un decreto legislativo tramite il quale sono state introdotte delle nuove disposizioni in merito all’accertamento tributario e al concordato preventivo biennale;
  • due decreti legislativi tramite i quali sono state introdotte delle nuove disposizioni in merio alla condizione delle persone con disabilità.

All’interno di questo breve articolo, nello specifico, andremo ad approfondire insieme le nuove misure fiscali relative all’accertamento tributario e al concordato preventivo biennale che sono state introdotte da parte del Governo.

Concordato preventivo: ecco quali sono le nuove disposizioni che sono state approvate dal Governo per quanto riguarda l’accertamento tributario e il concordato biennale per le partite IVA

Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, dietro proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legislativo attraverso il quale ha previste delle nuove regole fiscali per quanto riguarda:

  • l’accertamento tributario;
  • il concordato preventivo biennale.

Nello specifico, ecco qui di seguito quelli che sono gli obiettivi che le misure che sono contenute all’interno del sopra citato decreto legislativo approvato da parte del Governo hanno intenzione di perseguire:

  • le nuove disposizioni fiscali in materia di accertamento tributario hanno lo scopo principale di:
    • garantire una migliore partecipazione ai procedimenti accertativi da parte del contribuente;
    • rafforzare le forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere;
  • le nuove disposizioni fiscali in materia di concordato preventivo biennale sono state adottate con lo scopo di consentire l’accesso anche ai soggetti che possiedono i seguenti requisiti:
    • i contribuenti di minori dimensioni;
    • i titolari di reddito di impresa oppure i titolari di reddito di lavoro autonomo;
    • coloro che hanno la residenza all’interno del territorio dello Stato.

Per quanto riguarda l’accesso da parte dei sopra citati soggetti al concordato preventivo biennale previsto per le partite IVA (compresi i forfettari), questi ultimi hanno comunque l’obbligo di rispettare gli adempimenti contabili e dichiarativi previsti, nonché l’obbligo di comunicazione dei dati attraverso la presentazione degli appositi modelli per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).

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