Durante l’evento dei 60 anni dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport in cui è stata intitolata la biblioteca a Barbara Di Giacinto, Elia Viviani è stato raggiunto dai microfoni di Tag24
Elia Viviani: “Sono veramente contento di far parte dell’inaugurazione di questa sala: Barbara per noi atleti è stata una dottoressa capace di lasciare il segno”
Nato il 6 novembre del 1963 e intitolato al Professor Antonio Venerando, l’Istituto Medicina e Scienza dello Sport – diretto da Giampiero Pastore – festeggia oggi i suoi sessant’anni. Tra i suoi compiti principali, assicurarsi la salute degli sportivi e dare dati scientifici alle Federazioni Sportive Nazionali. E per il suo 60° compleanno, la Biblioteca dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport è stata dedicata alla dottoressa Barbara Di Giacinto, direttrice dell’Istituto di Medicina dello Sport, recentemente scomparsa a marzo, all’età di 46 anni. Tra i tanti protagonisti a quest’inaugurazione, c’era anche il campione di ciclismo azzurro Elia Viviani. La medaglia d’oro italiana, “rubata alla visite mediche” ha preso parte all’evento dedicato alla dottoressa Di Giacinto. Queste le sue parole ha riguardo:
“Sono rimasto veramente contento di far parte dell’inaugurazione di questa sala, perché Barbara, per noi atleti, è stata una dottoressa capace di lasciare il segno, che non dimentichi. Quando sei sul campo, quando sei nel villaggio olimpico, quando vieni qui a fare le visite, è un qualcosa che ti rimane. Poi aveva un fare da mamma che a noi atletici aiuta sempre.”
Ma i ricordi di Elia Viviani riguardo la dottoressa Barbara Di Giacinto non finiscono qui:
“Ho dei ricordi bellissimi di lei a Tokyo, in quel villaggio olimpico e me li porterò con me.”
Il campione di ciclismo ricorda inoltre i momenti drammatici riguardanti la dipartita della dottoressa, affermando che, “come tutti sono rimasto di ghiaccio quando è successo.”
Elia Viviani, l’obbiettivo Olimpiadi e il dubbio sul Giro d’Italia: ecco quanto dichiarato ai microfoni di Tag24
Dopo aver preso parte all’evento dedicato alla memoria della dottoressa Barbara Di Giacinto, il discorso si ovviamente spostato sui grandi eventi del 2024: le Olimpiadi e il Giro d’Italia. Abbiamo chiesto quindi a Elia VIviani come si sta preparando a tutto questo.
“Comincio subito a gennaio su strada, poi ci sarà la Coppa del mondo. Invece su pista si inizierà a Febbraio. E farò molta più pista, perché comunque l’obiettivo è quello delle Olimpiadi. E abbiamo visto che correre più gare può aiutarci, anche a livello tattico”
E riguardo il Giro d’Italia? “Il Giro d’Italia su strada sarà il mio cruccio della stagione, e da li verrà tirata una linea. Poi dopo il Giro d’Italia, siamo concentrati per le Olimpiadi e per la pista per Parigi”. Poi, dopo l’annuncio dell’assenza di tanti big dalla prossima edizione del Giro, il discorso si sposta anche su Viviani. E sorge il dubbio riguardante la sua presenza:
“Abbiamo una long list del Giro d’Italia e io sono in questa long list, ma non è detto che ci sarò. Ovviamente i capitani vedranno, tra dicembre e gennaio quali saranno i grandi obiettivi all’interno del nostro team. So che stanno preparando una squadra per vincere il giro.”
Di seguito riportiamo l’intervista completa di Elia Viviani ai microfoni di Tag24 realizzata da Thomas Cardinali.
Istituto Medicina e Scienza dello Sport, biblioteca intitolata a Barbara Di Giacinto, le dichiarazioni dei presenti
Tra le tante dichiarazioni rilasciate durante l’evento, c’è anche quella del marito della dottoressa Barbara Di Giacinto, Vittorio:
“Lei qui si sentiva a casa, una delle sue famiglie era questa. Lei era orgogliosa e fiera di far parte della famiglia dello sport, raccontava a casa eventi belli e brutti. Il suo lavoro era la sua grande passione, ci commuove che abbia lasciato un segno così grande”.