La corsa in ospedale per salvare la figlia di soli 11 mesi. Due genitori residenti a Roma hanno raggiunto l’ospedale Policlinico Umberto I dopo che la figlia aveva ingerito della droga. La bambina è stata ricoverata in terapia intensiva pediatrica, con i medici che stanno facendo tutto il possibile per salvarla. Come raccontato dal padre e dalla madre, la piccola non riusciva a svegliarsi ed era in condizioni preoccupanti. La coppia ha confermato che la bimba ha ingerito una pallina di hashish mentre stava giocando in casa.

Roma, ingerisce una pallina di hashish: la bambina di 11 mesi è grave

L’episodio è accaduto domenica pomeriggio intorno alle ore 15. I genitori di 23 e 24 anni sono stati entrambi denunciati per maltrattamenti in famiglia. Come confessato da loro stessi, la figlia ha ingerito la droga che avevano lasciato sul pavimento. Quando si sono accorti dell’accaduto, hanno provato a rimediare estraendo l’hashish dalla bocca della piccola. A quel punto sono andati a dormire senza porsi ulteriori domande. Domenica, però, la bambina di 11 mesi non si svegliava e i genitori hanno deciso di portarla immediatamente in ospedale.

Possibili danni neurologici per la bimba

I medici del Policlinico Umberto I hanno deciso di ricoverarla in terapia intensiva poiché erano passate diverse ore dall’assunzione della sostanza stupefacente. Non è escluso che, a causa della droga, la bambina possa riportare danni neurologici. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’appartamento della coppia per verificare se ci fosse altra droga. In effetti, la polizia ha trovato altre dosi detenute per uso personale. In ogni caso gli agenti sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Bambino in overdose di hashish a Frosinone

Non è certo la prima volta che un episodio di questo tipo rischia di causare una morte. A inizio ottobre un bambino di 15 mesi era stato ricoverato in condizioni gravissime a causa di un’overdose di hashish. L’episodio era avvenuto a Frosinone e la polizia aveva interrogato i genitori. La coppia, però, non aveva saputo fornire informazioni sull’accaduto e sulla provenienza della droga. Un fatto simile era avvenuto anche a Palermo.