Ursula von der Leyen annuncia nuovi aiuti umanitari a Gaza e torna a condannare l’operato di Hamas, che “usa chiaramente i civili come scudi umani“. La presidente della Commissione Europea ha parlato così rivolgendosi agli ambasciatori Ue.
Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Questo è il punto di partenza. Ci dà anche la credibilità per proporre idee su una soluzione politica, sulla base della nostra eredità di campioni della soluzione dei due Stati. L’Unione Europea garantirà un totale di 100 milioni di euro in aiuti umanitari per i civili di Gaza.
Ursula von der Leyen condanna Hamas: “Civili estratti dalle macerie a Gaza fanno sanguinare il cuore”
Fanno “sanguinare il cuore“, ribadisce von der Leyen, le immagini provenienti da Gaza con civili e bambini estratti dalle macerie. Nelle ultime ore, all’appello per un cessate il fuoco si è unito anche l’Iran.
Nell’ottica di garantire un futuro di pace, l’Ue deve interpretare un ruolo di primo piano: è per questo che la leader offre “alcune possibili idee” per il post conflitto.
Gaza non può essere paradiso per i terroristi, Hamas non può ricostruire la sua base nella Striscia. Stiamo lavorando con Israele, Egitto e Nazioni Unite per far entrare a Gaza un maggior numero di convogli, anche attraverso corridoi e pause per le esigenze umanitarie.
La possibilità più concreta è quella di di una “missione di pace internazionale sotto l’Onu“, con “un’autorità palestinese” a governare uno Stato palestinese. Allo stesso tempo le forze israeliane “non possono stare a Gaza, non ci deve essere espulsione dei palestinesi dalla Striscia e il blocco deve terminare”.
Blinken ad Ankara: “Lavoriamo su tutti i fronti per delle pause umanitarie”
È durato circa tre ore il colloquio ad Ankara tra il segretario di Stato degli Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Il faccia a faccia si è concluso nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 6 novembre, ora locale, come annunciato da Cnn Turk.
Il Segretario di Stato Usa, che ieri è stato in Iraq per una visita a sorpresa, ha sottolineato come nell’ottica di una de-escalation del conflitto si stia “lavorando su tutti i fronti per delle pause umanitarie“. Prima priorità è senza dubbio legata agli ostaggi, un argomento “che ovviamente sta particolarmente a cuore a Israele”, sui quali servono “progressi”.
Lavoriamo all’assistenza umanitaria ma anche al rilascio degli ostaggi. Sono convinto che possiamo fare ancora molto e che ci sono delle speranze per il rilascio.
Ma la visita dell’emissario di Joe Biden nella capitale della Turchia non è stata esente da problemi. Qualche centinaio di manifestanti si sono radunati sotto la sede del Ministero degli Esteri di Ankara per protestare contro il Segretario di Stato Usa.
Protagonista un collettivo parte del gruppo ‘Unione della gioventù di Turchia‘. I dimostranti hanno sventolato bandiere palestinesi, gridando slogan come ‘Blinken assassino‘ e ‘vattene dalla Turchia’. La manifestazione ha richiesto l’intervento delle forze di sicurezza turche, sul posto per evitare disordini ed episodi di violenza, come riportato dalla tv di Stato turca Trt.