Giusto il tempo di archiviare l’ultima sconfitta in casa Lazio, quella arrivata contro il Bologna venerdì sera, ed è già tempo di preparare il prossimo match. Domani, con fischio di inizio alle ore 21.00, allo stadio Olimpico di Roma arriverà il Feyenoord. Sarà una partita molto delicata per i biancocelesti. La squadra di Sarri, dopo il passo falso il Olanda, non può più sbagliare se vuole restare in corsa per la qualificazione nel girone di Champions League e in casa avrà l’occasione perfetta per rialzare la testa. Il passaggio del turno passerà infatti soprattutto per le due partite tra le mura amiche, quella contro gli olandesi e poi quella contro il Celtic del 28 novembre. Alla vigilia di Lazio-Feyenoord, Sarri, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita. Di seguito le sue parole.
Lazio-Feyenoord, Sarri in conferenza stampa
Vincere per continuare a sognare, vincere per evitare di dover parlare ancora una volta di crisi, vincere per dimostrare che questa squadra è più matura dello scorso anno e che sì, il mercato di quest’estate l’ha davvero rinforzata. Domani allo Stadio Olimpico di Roma la Lazio non ha altri risultati possibili, deve vincere se vuole mantenere viva la speranza di andare avanti in Champions League. Il Feyenoord vorrà fare lo stesso, per mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno. In Olanda non c’è stata storia, i biancocelesti hanno messo in campo probabilmente la peggior partita della stagione. Domani però hanno l’occasione perfetta per rimettere a posto le cose, anche perché la situazione di classifica ora è davvero complicata. Alla vigilia del match Lazio-Feyenoord, Sarri è intervenuto in conferenza stampa presentando la partita e sottolineando tutte le difficoltà che nasconde questo match. Ecco le sue dichiarazioni.
“La partita dello scorso anno può darci pochi spunti perchè in questa stagione hanno già dimostrato di essere più forti. Dobbiamo basarci sulla partita più recente, sono molto aggressivi e hanno grande gamba. Dobbiamo muovere la palla velocemente, solo così la loro aggressività può trasformarsi in spazio per noi. Da quanto punto di vista sarà problematica. Non mi importa niente delle critiche, sento voci che dicono che lo scorso anno volevo andar via e mi girano le scatole. L’inizio di campionato altalenante non mi fa cambiare idea, ho detto tante volte che qui vorrei chiudere la mia carriera. Si combatte tutti insieme, società, squadra e tifosi”.
Situazioni di classifica
Quella di domani è una sfida che la Lazio dovrà vincere quasi obbligatoriamente se vuole restare in corsa e passare il turno in Champions League. Al momento infatti il Feyenoord comanda il girone con 6 punti, insegue l’Atletico con 5 e i biancocelesti occupano il terzo posto con 4 punti conquistati in 3 giornate. Sarri avrà già fatto tutti i conti. Sa bene che domani la sua squadra non si potrà permettere di uscire dall’Olimpico senza punti, ma in conferenza stampa ha preferito non caricare troppo la squadra di pressioni e responsabilità:
“Non mi piace sentir parlare di partita da vincere a tutti i costi, questi sono discorsi da curva. Dobbiamo fare punti, ma mancano ancora tre partite e siamo in corsa. Partita importantissima nell’economia del girone, ma non c’è niente da fare per forza. Non cambierà niente dal punto di vista dell’approccio. Cerchiamo sempre di fare la partita e vogliamo farlo anche domani. Non capisco perché guardate le partite se commentate tutti solo il risultato. A Bologna è stata una grande partita, poi non abbiamo trasformato in occasioni tutta la mole di lavoro fatta. Lavoriamo come lo scorso anno, ma segniamo meno. Lo scorso anno eravamo primi nella classifica per occasioni create e gol fatti, ora siamo diciottesimi. Ecco dove sta lo snodo. Nelle ultime tre partite i dati dicono che abbiamo concesso 2 occasioni. Siamo in crescita”.
Il centrocampo
Poi il mister si è concentrato soprattutto sul centrocampo. Un reparto delicato, che ha perso tanto con la cessione di Milinkovic Savic e che non ha ancora trovato il suo equilibrio perfetto. Fin qui sono stati tanti i cambi fatti dal tecnico, partita dopo partita. Se un primo momento sembrava infatti che il sostituto del Sergente fosse Kamada, con il passare del tempo le gerarchie sono cambiate. L’unica certezza, lì in mezzo, si chiama Luis Alberto.
“Spesso non riusciamo neanche ad arrivare ad essere pericolosi. Lo scorso anno a un certo punto della stagione questo problema si era risolto con più attacchi negli spazi. Se quando occupi l’area poi perdi 2 a 0 diventa difficile. Kamada? È un giocatore eccezionale, ma insieme a Luis Alberto è più complicato, serve sempre Vecino che copre di più. Sono situazioni da prendere in considerazione, ma ci sono tanti aspetti negativi che non si possono sottovalutare. Il Mago se sta bene va dentro. Abbiamo fatto allenamento ieri a 48 ore dalla partita, è stato poco indicativo. Vedremo oggi prima di prendere decisioni. Cataldi invece gioca di meno perché ha reso di meno, sia in allenamento che in partita. Lo posso dire tranquillamente perché lo dico anche a lui”.
Capitolo Immobile
Il mister poi ha avuto l’occasione per parlare anche di Ciro Immobile. Il capitano della Lazio non sta vivendo il suo miglior momento e anche a Bologna, al termine del match di Serie A, ha mostrato tutto il suo nervosismo. La condizione fisica continua a non essere ottimale, ma d’altronde gli infortuni non gli hanno consentito di allenarsi con continuità in tutta questa prima parte di stagione. Eppure la maggior parte dei tifosi sono ancora dalla sua parte e mister Sarri non perde occasione per mostrargli tutta la sua fiducia. Recuperare Immobile, d’altronde, è necessario, specie in una settimana complicata come quella che è appena iniziata. Il bomber della Lazio deve essere una risorsa per il proseguo della stagione e per i tanti impegni che i biancocelesti dovranno affrontare.
“Se abbiamo una possibilità di affermarci in Europa l’abbiamo in campionato, è da lì che dobbiamo tornare in Champions. Questa competizione la dobbiamo affrontare al massimo, per noi è una festa mentre il lavoro è il campionato. Domani vorrei che l’Olimpico fosse un inferno. Quanti sono, sono spero ci siano d’aiuto per questo. Immobile? Bisogna fare una scelta, o si scarica o si recupera e io sono per recuperarlo. Anche perchè è per noi un calciatore troppo importante, che ha qualità straordinarie. Deve solo trovare continuità fisica e dal punto di vista del lavoro. Nel post partita di Bologna ho visto gente molto più nervosa di lui, compresi i giocatori rossoblù. Quando perdi una partita e non lo meriti ben venga l’arrabbiatura, ci sta che nello spogliatoio nella mezz’ora successiva al match ci sia rabbia. per noi è una risorsa infinita. Non abbiamo altri da 25 gol a stagione”.