Il maltempo ha colpito anche la città di Prato, portando con sé danni e conseguenze gravi e di vario tipo. In poche ore dal cielo è caduta una quantità di acqua che solitamente cade in quattro mesi. I cittadini hanno dovuto fare i conti con esondazioni, detriti, fango e molto altro ancora. Nei prossimi giorni si prevede una momentanea tregua, ma questo non vuol dire che i problemi siano finiti. Ne abbiamo parlato con il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ha stilato, insieme a noi, un quadro della situazione attuale.

Maltempo a Prato, il sindaco Matteo Biffoni: “Un disastro. Case e aziende devastate”

In Toscana il maltempo non ha risparmiato nemmeno Prato. Nella Regione, al momento, si contano danni per mezzo miliardi di euro, 7 vittime ed un disperso.

Sindaco Biffoni, che cosa ha portato il maltempo nella vostra città, Prato?

“È un disastro. Non si può dire diversamente. Dal tardo pomeriggio di giovedì fino a venerdì notte c’è stato un disastro perché in poche ore è scesa la pioggia che solitamente scende in quattro mesi. Ci sono state aree della città colpite da esondazioni di fiumi. È successo un pandemonio tra macchine ribaltate, scantinati e taverne allagate e molto altro ancora. Insomma, il caos totale”.

E oggi la situazione qual è?

“Noi abbiamo iniziato con le operazioni di rimozione di quintali e quintali di detriti accatastati sui marciapiedi, nei borghi delle strade. Abbiamo iniziate in una precisa zona della città e proseguiremo per tutto il resto della settimana, sperando di concludere il prima possibile. È stato un disastro sia per le abitazioni private sia per tutto il sistema produttivo. Tante aziende hanno visto macchinari devastati”.

Cosa succederà nei prossimi giorni?

“Per il momento pare che, secondo quanto dicono adesso le previsioni meteo, ci saranno dei giorni di tregua, come oggi. Mercoledì potrebbe esserci però ancora pioggia e ancora allerta”.

Qual è l’umore dei cittadini a Prato?

“Sono preoccupati e arrabbiati ma, al tempo stesso, Prato è una città che reagisce. È una città che vuole rilanciarsi. La grande maggior parte delle persone si è data da fare e si è già focalizzata sul dopo. Sicuramente sono preoccupati dalle risorse economiche che dovranno spendere per ripristinare ditte e case. C’è anche paura di non trovare subito figure professionali come imbianchini, muratori, idraulici ed elettricisti perché c’è davvero tanto da riparare”.

La comunità insomma, si è rimboccata le maniche

“Assolutamente sì. Non ma mancano rabbia e lacrime ma devo dire che ci sono stati anche tantissimi volontari, soprattutto giovani, che sono giunti a Prato per darci una mano. Devo anche ringraziare molto tutti i membri della Protezione civile, con i quali stiamo continuando a lavorare. La partecipazione è andata oltre ogni aspettativa”.

Quali oggi sono le vostre richieste alla Regione e al Governo?

“Noi chiediamo risorse economiche perché quando bisogna rimettere a posto una casa o un’azienda ci vogliono tanti soldi e tante risorse. Non tutti sono nelle condizioni di poterli anticipare. Quindi dovremmo capire come si strutturerà il percorso di rimborso e ristoro per i tanti che hanno subito danni. Ci interessano procedure veloci, in modo da rimettere subito in moto tutto il sistema”.

“Il fatto che sia stato nominato commissario delegato per l’emergenza il presidente della Regione Eugenio Giani è molto importante perché accorcia i tempi di reazione. Per noi è fondamentale ripartire subito. Chiediamo dunque risorse e tempi di azioni immediati”.