Tra le righe della nuova Legge di Bilancio 2024 si profilano all'orizzonte interessanti novità per le persone con disabilità e la Legge 104. Nella Manovra 2024, un nuovo approccio è stato adottato, segnando la fine di una visione strettamente medica dell'invalidità, portando a compimento un ampio processo di riforma che vede l'introduzione di norme volte a rivalutare e rafforzare i diritti delle persone con disabilità. Questa trasformazione normativa si inserisce nel più vasto contesto di riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che punta a un aggiornamento complessivo del quadro legislativo in materia.
Il nucleo della riforma è la rivisitazione della definizione di disabilità, che ora enfatizza l'interazione tra limitazioni individuali e barriere ambientali e sociali. Si abbandona l'antica prospettiva che relegava la disabilità a una mera conseguenza di malattie o condizioni mediche, passando a una concezione più olistica e inclusiva.
A partire dal gennaio 2025, l'Italia si allinea agli standard internazionali adottando la classificazione internazionale delle malattie (ICD) e la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ciò permetterà una migliore comprensione delle condizioni di salute e una valutazione più precisa delle necessità individuali.
Una delle maggiori innovazioni riguarda il procedimento unificato di valutazione, che dal 2026 sarà gestito dall'Inps. Un certificato medico introduttivo darà il via a un iter che unifica l'accertamento di varie condizioni di invalidità. La valutazione non sarà più un semplice esame medico, ma si evolverà in un processo multidimensionale, con l'obiettivo di formulare un progetto di vita personalizzato per la persona con disabilità.
Il cuore della valutazione multidimensionale è la creazione di un progetto di vita personalizzato. Con la partecipazione attiva della persona con disabilità e il coordinamento di istituzioni e enti assistenziali, si punta a stabilire un piano completo che consideri tutti gli aspetti della vita quotidiana e faciliti l'inclusione sociale.
Un altro pilastro della riforma è l'introduzione del concetto di accomodamento ragionevole. Si riconosce così il diritto delle persone con disabilità a richiedere modifiche e adattamenti necessari, purché non siano eccessivi, per fruire pienamente dei diritti civili e sociali.
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La Cabina di Regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è protagonista di questo nuovo approccio. Compito primario di questo organismo è la definizione di prestazioni essenziali personalizzate che rispondano realmente alle esigenze dei cittadini con disabilità.
La Cabina di Regia si compone di figure chiave come ministri competenti, rappresentanti delle Regioni, dell'ANCI e delle Federazioni delle Associazioni in materia di disabilità. La loro collaborazione è essenziale per:
La Cabina di Regia non opererà in isolamento, ma in un contesto di cooperazione tra il pubblico, il privato e il terzo settore. Tale sinergia è fondamentale per garantire che il supporto offerto sia non solo teorico ma attuabile nella vita quotidiana.
L'approccio multidimensionale è il cuore della regolamentazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP). L'attenzione è rivolta a:
Pur essendo un importante passo avanti, l'attuale sistema ha ricevuto critiche per alcune incongruenze tra le intenzioni e la pratica. La necessità di un'effettiva unificazione delle valutazioni di invalidità e disabilità, pur essendo dichiarata, sembra non essere ancora pienamente realizzata.
La nuova normativa punterebbe a superare queste difficoltà attraverso:
Ha invece espresso parere positivo la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) per la nuova definizione di disabilità, poiché essa riconosce l'importanza di un approccio che valorizza l'individuo e la sua interazione con l'ambiente circostante.