L’Inter di Simone Inzaghi si prepara ad affrontare il Salisburgo per la quarta giornata di Champions League. Lo fa arrivando alla sfida in un ottimo stato di forma. Sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette partite, vetta della classifica conquistata in Serie A e primo posto in Champions League. I nerazzurri hanno infatti già il primo match point domani, mercoledì 8 novembre, alle ore 21:00 nella sfida in terra austriaca contro il Salisburgo. Vincendo, l’Inter si assicurerebbe la qualificazione agli ottavi di finale con due giornate d’anticipo. Una sfida comunque non semplice per la squadra di Simone Inzaghi, che trascinata da un super Lautaro Martinez proverà a continuare la striscia di risultati utili consecutivi. Per il Salisburgo sarà invece l’ultima spiaggia. Perdere eliminerebbe definitivamente la squadra austriaca dalla Champions, pareggiare lascerebbe una piccolissima speranza, mentre vincendo si rimetterebbe pienamente in corsa e se la giocherebbe nelle ultime due.
L’Inter però vuole vincere per vari motivi. In primis per mettere in cassaforte la qualificazione già dopo quattro partite. In secondo luogo per mantenere quell’entusiasmo che tiene vivo l’ambiente, ma soprattutto per arrivare bene alla sfida di domenica contro il Frosinone e poi alla sosta prima di un durissimo tour de force.
L’Inter sfida il Salisburgo e si affida a Lautaro Martinez: i numeri
12 gol in 11 partite di campionato, uno in Champions League (decisivo) contro la Real Sociedad. L’Inter sogna in grande sia in Italia che in Europa e lo fa grazie a un super Lautaro Martinez. Il capitano dei nerazzurri è il leader emotivo, carismatico, passionale e idolo dei tifosi, ma non solo. A premiare il suo atteggiamento in campo, sempre generoso e propositivo nei confronti della squadra, sono anche i suoi numeri.
12 gol nelle prime 11 di campionato, poco più di un gol a partita e una media che lo proietterebbe a più di 40 gol in campionato. Il campione argentino in maglia nerazzurra è partito anche meglio di Gonzalo Higuain nell’anno dei 36 gol. L’ex attaccante di Napoli e Juventus aveva infatti segnato 8 gol dopo 11 partite contro i 12 del “Toro” Martinez. Ritmi da capocannoniere e da leader, per lui che dopo il deludente addio di Lukaku è diventato l’idolo di una piazza intera.
E il segreto si chiama anche Marcus Thuram. I due parlano la stessa “lingua calcistica” e lo dimostrano partita dopo partita, settimana dopo settimana. Se Lautaro era il partner ideale per Lukaku, Thuram è quello ideale per Lautaro Martinez. Bravo tecnicamente, sa giocare nello stretto ed è “generoso” negli ultimi quindici metri, anche a costo di segnare meno. Inzaghi ha trovato una coppia perfetta e i due hanno trovato la giusta alchimia in campo. L’Inter intanto se li gode.
Il tour de force dopo la sosta
Dopo la vittoria di Bergamo contro l’Atalanta, l’Inter adesso cerca i tre punti contro il Salisburgo per ottenere la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale, per poi chiudere il ciclo prima della sosta battendo il Frosinone. Anche perché al rientro dalla sosta per le nazionali, l’Inter avrà un trittico di partite pesantissime in sette giorni. Prima il big match contro la Juventus, poi il Benfica nell’infrasettimanale in Champions League e poi il Napoli nel weekend successivo. Tre partite che diranno davvero a cosa può aspirare l’Inter e quale è la reale dimensione della squadra di Inzaghi.