Robbie Williams ha sempre parlato a cuore aperto della sua battaglia per la salute mentale. L’artista nel corso degli anni ha più volte dichiarato di aver vissuto un vero e proprio inferno causato da un intenso abuso di droghe, dipendenza sessuale, dismorfismo, dislessia, disturbo post-traumatico da stress e depressione.

La malattia di Robbie Williams: “Ho l’ADHD, il Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività”

L’ex leader dei Take That, nonché una delle maggiori icone della musica pop britannica, durante la promozione della docuserie omonima Netflix suddivisa in quattro parti, ha raccontato di aver sviluppato l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività) in età adulta.

Nell’album Rudebox del 2006 prodotto sotto la direzione artistica dell’autore e fumettista Grant Morrison, Williams racconta la sua esperienza con farmaci e antidepressivi nel brano Good Doctor e in Candy del 2011.

Come riportato nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), l’ADHD è prevalentemente disattento, iperattivo-impulsivo o una combinazione di entrambi

Su Instagram, Robbie ha ammesso di essere diventato dipendente dai farmaci usati per curare il suo ADHD e che purtroppo non hanno funzionato bene. In particolare, il cantante cita l’Adderall, soprannominata la droga dello studio e da lui paragonata allo speed.

“Mi hanno dato l’Adderall… sono un tossicodipendente. Adderall è fondamentalmente SPEED. Non ha funzionato bene per me, ma ragazzi, riuscivo a concentrarmi. Era TUTTO quello che potevo fare. Davvero, davvero, davvero concentrato. Per ore, giorni. Di cosa però non ne ho idea.

I sintomi principali dell’ADHD

Presentazione dell’ADHD prevalentemente disattenta

  • Non riesce a prestare molta attenzione ai dettagli o commette errori di distrazione
  • Ha difficoltà a mantenere l’attenzione
  • Non sembra ascoltare
  • Fatica a seguire le istruzioni
  • Ha difficoltà con l’organizzazione
  • Evita o detesta i compiti che richiedono uno sforzo mentale prolungato
  • Perde le cose
  • Si distrae facilmente
  • È smemorato nelle attività quotidiane

ADHD con presentazione prevalentemente iperattiva-impulsiva

  • Agita le mani o i piedi o si dimena sulla sedia
  • Ha difficoltà a restare seduto
  • Corre o si arrampica eccessivamente nei bambini; estrema irrequietezza negli adulti
  • Difficoltà a impegnarsi in attività in silenzio
  • Agisce come se fosse azionato da un motore; gli adulti spesso si sentiranno dentro come se fossero guidati da un motore
  • Parla eccessivamente
  • Dà le risposte prima che le domande siano state completate
  • Difficoltà ad aspettare o a fare i turni
  • Interrompe o si intromette negli altri

Presentazione combinata dell’ADHD

  • L’individuo soddisfa i criteri sia per la disattenzione che per le presentazioni di ADHD iperattivo-impulsivo.

Robbie Williams e il PAS, Persona Altamente Sensibile

Intervistato dal Times, il cantante attualmente sposato con Ayda Field di 44 anni, ha raccontato di soffrire del PAS (Persona Altamente Sensibile): un individuo neurodivergente che si ritiene abbia una sensibilità del sistema nervoso centrale aumentata o più profonda agli stimoli fisici, emotivi o sociali

Anche se le persone altamente sensibili vengono talvolta descritte negativamente come troppo sensibili, si tratta di un tratto della personalità che porta con sé sia ​​punti di forza che sfide.

Il termine persona altamente sensibile è stato coniato per la prima volta dagli psicologi Elaine Aron e Arthur Aron a metà degli anni ’90. Elaine Aron ha pubblicato il suo libro “The Highly Sensitive Person” nel 1996 e da allora l’interesse per il concetto ha continuato a crescere.

Il PTSD: Disturbo da stress-post traumatico

Il cantante è affetto anche da disturbo da stress post-traumatico e scherzando, ha raccontato che le sue malattie sono un po’ come le specialità degli Scout:

“Ovviamente ho una personalità che crea dipendenza. Tuttavia non soffro di disturbo narcisistico di personalità o disturbo di doppia personalità. Le ho guardati la settimana scorsa – le malattie – e, ovviamente, ho scelto tutte le opzioni peggiori. Quindi, se lo avessi, te lo direi con orgoglio. Ma li sto collezionando tutti, come i distintivi degli scout.

Come Williams, anche Mike Shinoda, rapper e co-fondatore dei Linkin Park, nell’album Post Traumatic del 2018 (il suo disco solista dedicato al compianto collega Chester Bennington) ha trattato diverse sfumature della lotta alla salute mentale tra cui depressione, suicidio, stati d’ansia, paranoia, senso di vuoto e abbandono.