Antony Blinken in Iraq: il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Anthony Blinken, visita a sorpresa l’Iraq. Si tratta di una tappa importante nel viaggio che lo ha già portato ad incontrare Mahmoud Abbas a Ramallah. Quest’ultimo incontro aveva seguito la visita di Blinken al presidente di Israele, Isaac Herzog.
Antony Blinken in Iraq: il rischio del conflitto Isreaele e Palestina
In questo caso, Anthony Blinken ha incontrato il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani a Baghdad: l’incontro è durato più di un’ora. L’argomento della riunione sono stati i rischi di una possibile escalation del conflitto che sta coinvolgendo Israele e la Palestina.
L’impegno preso da entrambi i paesi è quello di impegnarsi, insieme anche ad altri paesi del Medio Oriente, affinché il conflitto non si estenda in una regione più ampia. Inoltre, gli Stati Uniti si impegneranno, coordinandosi anche con altre potenze, affinché ai palestinesi possano giungere gli aiuti umanitari necessari.
Blinken sulle intercettazioni dei droni in Iraq
Blinken afferma che il suo incontro con il primo ministro è stato tanto buono quanto produttivo e ha ribadito che gli Stati Uniti non avrebbero temuto di difendere il loro personale contro le milizie sostenute dall’Iran.
Il riferimento riguarda la notizia secondo la quale lo scorso mese gli Stati Uniti avrebbero intercettato tre droni in Iraq che prendevano di mira le forze americane. Un attacco ha provocato lievi ferite alle forze della coalizione. Questi attacchi erano divenuti sempre meno comuni da quando gli Stati Uniti avevano terminato la loro missione di combattimento nel paese e avevano modificato il loro ruolo in uno di consulenza e assistenza per l’esercito iracheno.
Il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani avrebbe condannato questi attacchi, ribadendo l’intenzione di respingere quelli delle milizie sostenute dall’Iran.
In tal proposito, Blinken avrebbe affermato, durante una conferenza, stampa che il primo ministro iracheno starebbe
“lavorando con le sue stesse forze di sicurezza e altri per intraprendere le azioni necessarie… per cercare di prevenirli”.
Solo ieri il segretario aveva richiesto delle pause umanitarie. Ha duramente rimproverato Israele riguardo la violenza estremista sui Palestinesi in Cisgiordania.