Giorgia Meloni si fa bella con le idee di Stefano Bandecchi. Già, è proprio così che è andata. All’improvviso la Presidente del Consiglio scrive e lancia un tweet, elencando un risultato sul lavoro e sui dati Istat che sorridono al governo, parlando di mezzo milione di posti di lavoro in più, aggiungendo anche che è il “Segno di una Nazione che punta sul ‘lavoro di cittadinanza’, lasciandosi alle spalle le fallimentari ricette del passato“.

Meloni si fa bella con le idee di Bandecchi: “Lavoro di Cittadinanza? Ci sono 310.000 posti non occupati che non fa nessuno…”

Numeri e dati che vengono annunciati come un successo, ma bisognerebbe andare a vedere se queste analisi corrispondono al vero oppure sono numeri che vengono messi lì per dire un qualcosa che poi così non è. E infatti c’è qualcosa da rivedere, ma sul “lavoro di Cittadinanza“, la Premier arriva seconda, e anche con un clamoroso ritardo.

E’ una delle cose su cui il coordinatore di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi si batte da quando è sceso in politica e, naturalmente, con orgoglio lo rivendica a Tag24: “Il Lavoro di cittadinanza l’ha detto e lo vuole attuare Alternativa Popolare da tempo, finalmente la Meloni comprende c’è una parte della politica intelligente che non è stata ancora ascoltata, nasce da noi, da Stefano Bandecchi e si spera che il “lavoro di Cittadinanza” nei prossimi anni darà assistenza a quegli italiani che hanno avuto meno fortuna“.

E poi l’affondo di Bandecchi, anche e soprattutto sui numeri che vengono annunciati dal presidente del Consiglio: “Meloni dimostra però scarsa d’intelligenza perché ci sono attualmente ben 310.000 posti che non sono occupati, soprattutto nella ristorazione, nel reparto alberghiero, nel turismo e nell’edilizia e la cosa allucinante non c’è nessuno che vada a farli. Il cambio demografico della popolazione che ha portato giovani laureati, ma con una nazione che non è all’altezza perché non dà possibilità e soprattutto perché, la nazione stessa è rimasta indietro“.

Bisognerebbe fare una valutazione in maniera approfondita – ha aggiunto Stefano Bandecchi -, basti pensare che l’inflazione è passata dal 5,3% all’1,8% e come pensa qualcuno non è un segnale di benessere, ma di massimo malessere, vuol dire che l’Italia non è solo in recessione, ma si è fermata totalmente ed è per questo fermo totale che l’inflazione ha cominciato a scendere. Si diceva che l’inflazione al 2% potesse essere un segnale d’eccellenza in un mondo di crescita ma le cose vanno lette in modo attento e non superficiale o per proprio tornaconto. Il Lavoro di cittadinanza resta un grande successo di Alternativa Popolare e lo porteremo avanti