Per il sindaco Nardella la decisione spetta alla Lega calcio, ma sembra essere lontano il rinvio della partita di campionato tra Fiorentina e Juventus prevista per questa sera al Franchi di Firenze.
Il rinvio di Fiorentina Juventus chiesto da molti
La situazione in Toscana per il maltempo è ancora allarmante e molte istituzioni chiedono il rinvio ma l’unica che potrebbe farlo, il comune di Firenze, ha spiegato come dalla Lega sia arrivato un secco no.
“Vorrei essere molto chiaro, la decisione sull’opportunità di giocare o meno la partita di stasera spetta solo e soltanto alla Lega Calcio di Serie A. Il Comune non ha alcuna competenza”, precisa il sindaco in una conferenza stampa del mattino aggiungendo che bisognerebbe calmare queste polemiche strumentali e darsi da fare.
La prima richiesta di rinvio della partita del Franchi era arrivata attraverso un comunicato della curva da parte degli Ultras viola che, nonostante l’accesa rivalità avevano preferito che ogni sforzo venisse convogliato verso i concittadini colpiti dal fango.
Questa mattina è arrivata anche la richiesta formale del presidente della Regione Toscana Giani: “È opportuno rinviarla per la situazione che si è determinata nella Toscana centrale”. Giani ha poi ringraziato i tifosi viole della curva Fiesole che sono accorsi per aiutare le popolazioni alluvionate invece di andare a vedere la partita.
Anche Renzi chiede il rinvio
Oltre al presidente della Toscana Giani a schierarsi per il rinvio anche l’ex sindaco del capoluogo toscano Matteo Renzi che su X scrive: “Oggi si gioca Fiorentina-Juventus. Per i tifosi Viola non è una partita: è LA partita. […] dopo quello che è successo in Toscana col maltempo come si fa a giocare oggi? E infatti i tifosi lo hanno capito bene proponendo di rinviare la partita.
Il leader di Italia Viva ribadisce poi l’imortanza di andare oltre il business: “Ringrazio il presidente Eugenio Giani per aver chiesto insieme a noi il rinvio della partita Fiorentina Juventus. Le forze dell’ordine e i volontari servono a Campi Bisenzio e Quarrata non allo stadio. Chi pensa che il calcio sia solo business riscopra un minimo di umanità, per decenza”.