Vittoria storica per il Fluminense, che ha vinto la sua prima Copa Libertadores superando in finale gli argentini del Boca Juniors. Al Maracanã, i brasiliani hanno risolto la pratica solo nei tempi supplementari.
Copa Libertadores, prima volta per il Fluminense: Boca ko in finale
Il Fluminense ha vinto la prima Copa Libertadores della sua storia. La formazione brasiliana è riuscita ad imporsi sul Boca Juniors nella finale della principale competizione internazionale del Sud America. Un successo importantissimo per il Flu, che ha permesso al Brasile di esultare per la quinta volta di fila. Nelle ultime cinque edizioni della Copa Libertadores, infatti, a vincere il trofeo è sempre stata una squadra brasiliana. Nel 2019 il Flamengo vinse il suo secondo titolo, superando il River Plate nella finale andata in scena al Monumental di Lima.
I rossoneri tuttavia erano riusciti a trionfare anche lo scorso anno, superando i connazionali dell’Athletico Paranense al Monumental di Guayaquil. Il Palmeiras invece è riuscito ad affermarsi tanto nel 2020 quanto nel 2021, superando prima il Santos e poi proprio il Flamengo. Al Maracanã, sede delle proprie gare interne, il Fluminense ha esultato soltanto al termine dei tempi supplementari. Una sfida ricca di tensione anche prima del fischio d’inizio, dati gli scontri fra i tifosi delle due squadre. Una situazione che ha generato disordini oltre che feriti. La formazione di Fernando Diaz, CT ad interim del Brasile, ha sbloccato il parziale al trentaseiesimo minuto. A metterci la firma è stato German Cano, che ha raggiunto quota 13 gol vincendo il premio di miglior goleador di questa edizione della Copa Libertadores.
Siempre hay una primera vez: @FluminenseFC campeón de la CONMEBOL #Libertadores.#GloriaEterna pic.twitter.com/DJz3hDs9I1
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Il Fluminense vince ai supplementari grazie a John Kennedy
L’attaccante argentino ha sfruttato un assist perfetto di Keno, superando Sergio Romero con un gran tiro dalla distanza. Cano di conseguenza si è avvicinato sempre più alle quaranta reti stagionali, lasciando il proprio timbro dopo l’ottima prova offerta nelle semifinali. Un fase della competizione dove Cano ha realizzato tre reti in due gare, mandando ko l’Internacional. Discorso analogo per i quarti di finale, dove l’argentino ha realizzato sempre tre reti punendo l’Olimpia Asuncion. Il Boca Juniors è riuscito a reagire soltanto nella ripresa, soffrendo tanto e rischiando di subire anche il raddoppio dopo uno squillo di André.
Al 72’ tuttavia gli azul y oro sono tornati in partita, beffando il Flu con un mancino perfetto di Advincula. Il terzino peruviano, servito da Medina, non ha lasciato scampo all’esperto Fabio insaccando il pareggio all’angolino. Nel corso del primo tempo supplementare, il Fluminense ha ritrovato il vantaggio grazie al gol del subentrato John Kennedy. Il ventunenne ha sfruttato un nuovo passaggio vincente di Keno, fulminando l’ex Sampdoria Romero con un destro letale. La gara dell’attaccante tuttavia è terminata due minuti dopo, visto che John Kennedy è stato espulso dal direttore di gara. Wilmar Roldan, fischietto colombiano designato per la finale della Copa Libertadores, ha punito l’esagerata esultanza del brasiliano. John Kennedy, ammonito all’ottantanovesimo minuto, si è letteralmente tuffato fra le braccia del proprio pubblico per celebrare la rete segnata.
¡Bienvenido @FluminenseFC a la #GloriaEterna!
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Ahora son 2⃣6⃣ los campeones de la CONMEBOL #Libertadores. pic.twitter.com/uYD69skrpw
Terzo ko consecutivo per il Boca in finale: gli argentini non vincono dal 2007
Un esultanza esagerata dal punto di vista di Roldan, che l’ha espulso dopo aver estratto il secondo giallo nei suoi confronti. Il Boca Juniors non è riuscito a sfruttare la superiorità numerica, pagando a sua volta un rosso diretto estratto verso Fabra. Il terzino infatti al centododicesimo minuto ha colpito Nino con una mano, ristabilendo la parità numerica. Nel finale il Flu ha controllato la partita, facendo esultare l’intero Maracanã per un successo storico. Ad esultare è stato anche l’ex Juventus e Inter Felipe Melo, in lacrime già nel prepartita ma soprattutto al fischio finale.
Dopo i successi con il Palmeiras, Felipe Melo all’età di quarant’anni ha vinto la sua terza Libertadores. Sorride anche l’ex Real Madrid Marcelo, che dopo cinque Champions League ha finalmente portato a casa un successo internazionale con il suo Flu. Proprio quel club lasciato nel lontano 2007 per iniziare la sua avventura in Europa. Esulta anche l’ex Thiago Silva, che ha espresso tutta la propria gioia su Twitter dopo il successo del Flu. Prosegue invece la maledizione in Copa Libertadores per il Boca, che ha perso la terza finale consecutiva nella manifestazione. Gli azul y oro infatti hanno ceduto durante la finale del 2012, battuti dai brasiliani del Corinthians.
Il ko più amaro però è senza dubbio quello del 2018. Cinque anni fa il Boca, dopo il 2-2 dell’andata, perse la finale di ritorno giocata al Bernabeu contro gli eterni rivali del River Plate. Il Boca Juniros dunque è rimasto al secondo posto nell’albo d’oro della Copa Libertadores, mancando l’aggancio sull’Independiente a quota 7. La formazione argentina in ogni caso resta quella ad aver disputato più finali (12). Ai numeri positivi tuttavia si aggiungono anche quelli negativi, visto che il Boca ha perso ben sei volte l’ultimo atto della Libertadores.