Quello dei prestiti rappresenta un notevole problema, anche nel nostro Paese. ogni volta che la situazione economica volge al peggio gli istituti creditizi provvedono a rendere ancora più restrittivi del solito i criteri di accesso ai finanziamenti. Vanno cioè a porre paletti in termini di merito e capacità creditizia che tagliano fuori in partenza la grande maggioranza dei possibili utenti.

Per ovviare a questa situazione, però, la finanza decentralizzata ha messo in campo i cosiddetti prestiti flash. Finanziamenti i quali hanno riscontrato enorme gradimento presso coloro che non hanno eccessivi timori a rivolgersi a questo genere di aziende. Una platea che potrebbe crescere in maniera esponenziale nel futuro, ove la stretta del credito tradizionale dovesse continuare.

Prestiti flash: di cosa si tratta?

I prestiti lampo rappresentano l’antitesi di quelli tradizionali. Se i secondi comportano procedure burocratiche lente e farraginose per la loro concessione, che è subordinata al rispetto di determinati presupposti, i primi fanno della rapidità il loro punto di forza. Il finanziamento viene infatti erogato e restituito nel breve spazio di una transazione, ovvero in pochi secondi.

A rendere possibile questo rivoluzionario modus operandi sono gli smart contract, i contratti intelligenti che rappresentano la peculiarità di Ethereum. Al loro interno, infatti, vengono indicati i termini dell’operazione che sfociano poi nella concessione del capitale al mutuatario. 

Nel caso in cui questi non provvede a rimborsare il capitale ricevuto, saltano le condizioni che sono state stabilite tra le controparti. Ne deriva l’immediata restituzione dei fondi al creditore, il quale avrà soltanto perso il suo tempo, del resto in minima parte, proprio alla luce della velocità dell’operazione.

Per quanto concerne i costi da sostenere sulla piattaforma, i prestiti flash in grado di generare un profitto sono generalmente soggetti ad una commissione pari allo 0,09% sulla somma prestata. Un costo estremamente contenuto se confrontato con quelli legati alla concessione di prestiti nel credito tradizionale.

i presti flash sono sicuri?

Naturalmente, molti si chiederanno se i prestiti lampo sono effettivamente sicuri. Una domanda del tutto legittima se si ha intenzione di figurare in veste di prestatori.

Possiamo dire che il problema ad essi collegato non è relativo all’affidabilità dei richiedenti, quanto a quella delle piattaforme che li erogano. A volte, infatti, le stesse sono gravate da buchi di sistema che possono essere sfruttati dagli hacker per prelevare indebitamente i fondi.

Buchi come quelli che hanno colpito il protocollo di prestito bZX nel febbraio del 2020. In quell’occasione, un mutuatario ha ingannato un prestatore facendogli credere che il prestito fosse stato rimborsato facendo leva sul prezzo della stablecoin utilizzata per il rimborso. Il bottino cumulato è stato pari ad un milione di dollari.

Mentre un errore di ingegneria è stato alla base del colpo da 34 milioni di dollari ai danni di Harvest Finance. E, ancora, Cream Finance ha lasciato sul campo circa 37 milioni, mentre attacchi di minore entità hanno interessato anche Binance Chain. Si ritiene che alla base di questi attacchi ci sia una scarsa progettazione, cui molte piattaforme hanno comunque cercato di porre rimedio.

A cosa è dovuta la loro popolarità?

Naturalmente, al momento i prestiti flash non sono utilizzati per tipiche operazioni collegate alla mancanza di liquidità come l’acquisto di un bene o un servizio. La loro maggiore utilizzazione è collegata alle opportunità di arbitraggio create dalle differenze di prezzo di un token su exchange diversi. Se, ad esempio, tra le quotazioni di due piattaforme esiste una discrepanza nei termini dell’1%, utilizzando grandi somme si può ricavare un profitto notevole.

Tra le piattaforme che offrono questi prestiti si distingue in particolare AAVE, che vanta quello di maggior entità mai concesso sinora, pari a 200 milioni di dollari. Anche Uniswap, però, si sta segnalando in tal senso.

Se in origine i prestiti lampo erano utilizzabili solo da esperti, realtà come Furucombo e DeFi Saver hanno ora introdotto funzionalità che li rendono fruibili anche da parte dei non esperti. Proprio questa potrebbe essere la chiave per un loro utilizzo sempre più intenso, nel futuro.