La Terapia” è una serie televisiva di Amazon Prime, che getta luce sulla sindrome di Munchausen per procura, una condizione psichiatrica complessa e disturbante in cui i genitori o i tutori inventano o provocano sintomi di malattia nei loro figli.

Questa sindrome, protagonista della trama, solleva importanti questioni etiche e morali, portando gli spettatori a riflettere sulla manipolazione, l’abuso infantile e il complesso mondo della psichiatria. La serie esplora in modo approfondito le dinamiche di questa sindrome, offrendo una rappresentazione intensa e coinvolgente di una realtà spesso misconosciuta.

Cerchiamo di fare luce su questa sindrome, più diffusa di quello che si possa immaginare.

Cos’è la sindrome di Munchausen per procura

La sindrome di Munchausen per procura è una forma speciale di disturbo psichiatrico in cui persone fisicamente sane fingono o provocano consapevolmente la malattia in un’altra persona (spesso il proprio figlio ) per poi richiedere cure mediche.

Si tratta di una forma crudele e disturbante di abuso su minori.

Il termine sindrome di Munchausen per procura è controverso perché la diagnosi si concentra sul genitore e non sul bambino abusato e la persona affetta dalla sindrome di Munchausen per procura viene definita “autore del reato”.

In rari casi la malattia viene simulata su altri adulti (di solito disabili mentali o fisici), fenomeno che viene denominato “sindrome di Münchausen per procura dell’adulto”.

La sindrome di Münchausen per procura prende il nome dal “barone bugiardo” Hieronymus Carl Friedrich von Münchhausen.

Nel DSM-IV, la sindrome di Munchausen è classificata tra i “disturbi simulati non specificati”, ma la sindrome per procura non è elencata a causa del rischio di possibile esonero penale in caso di abuso sui minori.

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Chi può essere colpito dalla sindrome di Munchausen per procura?

Il disturbo colpisce quasi esclusivamente le donne (98%). Nel 90% dei casi sono le madri che inventano, esagerano o provocano effettivamente malattie nei loro figli biologici, per poi richiedere cure mediche. Gran parte di queste donne lavora nel settore infermieristico o afferma di lavorare come infermiere, anche se non è così.

Sulla base dei bambini affetti, l’ incidenza della sindrome di Munchausen per procura è stimata in 2,5 per 100.000 bambini nel 1° anno di vita e 0,5 per 100.000 bambini nel 2°-16° anno di vita. Si presume, però, che tanti casi siano non dichiarati.

Chi è affetto da sindrome di Munchausen per procura quali comportamenti adotta?

I genitori affetti da questa sindrome adottano comportamenti manipolatori per creare sintomi nel bambino, seguendo le tre fasi dell’induzione artificiale dei sintomi:

  • all’inizio inventando sintomi inesistenti;
  • in secondo luogo iniziando a falsificare i dati sanitari del bambino;
  • nella terza fase iniziano a provocare sintomi reali di malessere attraverso farmaci, veleni o soffocamento. In sostanza, sono gli autori del reato che mettono in atto tali comportamenti per suscitare l’attenzione e l’empatia, spesso in ambienti medici o di assistenza, creando una situazione pericolosa per il bambino.

La sindrome di Munchausen per procura è un disturbo psichiatrico

La sindrome di Munchausen per procura è causata da una combinazione di disturbi psicopatologici.

È associato spesso a disturbo istrionico, narcisistico o borderline di personalità. Esiste anche una comorbidità con i disturbi alimentari e la depressione.

Gli autori dei reati sono stati solitamente essi stessi vittime di abusi sui minori e sono cresciuti in circostanze familiari difficili. Spesso riferiscono anche di aver dovuto sopportare molte cure mediche in precedenza o che i membri della famiglia erano spesso malati e bisognosi di cure.

La diagnosi della sindrome di Munchausen per procura è spesso difficile e talvolta può essere dimostrata in modo definitivo solo mediante la videosorveglianza.

Degni di nota, per la diagnosi, sono i seguenti aspetti:

  • un numero elevato di ricoveri ospedalieri per il bambino;
  • sintomi in costante cambiamento, arbitrari ma pronunciati nel bambino, come dolore addominale, crisi epilettiche, perdita di coscienza o mal di testa;
  • richieste molto insistenti di diagnosi e/o terapie mediche, ma soprattutto invasive, da parte dell’autore del reato.

Gli autori del reato fanno anche amicizia con il personale medico, in particolare quello infermieristico, e si considerano parte della squadra.

Ciò che è particolarmente sospetto è il rapido miglioramento dei sintomi dopo la separazione del presunto colpevole e della vittima, soprattutto se i sintomi descritti si verificano ripetutamente e solo a casa.

Se viene diagnosticata la sindrome di Munchausen per procura, i responsabili non dovrebbero essere affrontati inizialmente, ma il bambino dovrebbe prima essere allontanato dal genitore per garantirne la sicurezza.

Circa il 50% dei bambini colpiti contraggono malattie psichiatriche nel corso della loro vita. Hanno anche un rischio maggiore di sviluppare un disturbo fittizio.