Ronald Levy, ostacolista giamaicano bronzo nei 110 metri a ostacoli ai Giochi di Olimpici Tokyo è risultato positivo ad un test antidoping
“Sono sbalordito”: la lunga dichiarazione su Instagram rilasciata dal giamaicano dopo la positività al doping
Ronald Levy, ostacolista giamaicano bronzo nei 110 metri a ostacoli ai Giochi di Olimpici Tokyo è risultato positivo ad un test antidoping. La notizia lo ha raggiunto ad inizio novembre, mentre il test – effettuato dalla Commissione Antidoping Giamaicana – era stato effettuato ad ottobre. Molti si ricorderanno di Ronald Levy non solo per il bel risultato raggiunto alle Olimpiadi di Tokyo, ma anche per la vittoria ai XXI XXI Giochi del Commonwealth di Atletica Leggera del 2018 nei 110 metri a ostacoli. Nel medesimo anno, l’atleta giamaicano aveva conquistato la medaglia d’argento alla Continental Cup. Sconvolto dalla notizia appena notificatagli, Levy ha affidato la sua versione ad un lungo post sui social, nello specifico al suo profilo Instagram. E’ stato proprio grazie alla sua dichiarazione social che si è ricostruita parte della dinamica, ovviamente dal suo punto di vista, in cui si sono apprese le tempistiche del test ed il fatto che sia stato effettuato fuori stagione. Scontato affermare che l’atleta si aspettava tutt’altro esito quando la lettera arrivata martedì 2 novembre 2023 dava invece tutt’altri esiti. Levy si dichiara sbalordito dal risultato, affermando la sua integrità e quanto ami l’atletica: aspetti che vuole difendere non commentando ulteriormente i fatti fino a che il processo non sarà concluso.
Ronald Levy, risultato positivo al doping, ecco la sua dichiarazione
Riportiamo di seguito il post completo e originale di Ronald Levy:
“Early last month, I was tested out of season. I expected to be negative on that test like I have been on every test I have ever taken throughout my career. I was surprised to receive a letter on Tuesday (November 2, 2023) by the Jamaica Anti-Doping Commission of an adverse analytical finding. I have decided to take the option to have my B-sample tested, of which I await the results. I am stunned at the turn of events because I have always conducted myself with the highest level of integrity in the sport, which I love dearly and would never seek to gain an unfair advantage. I intend to defend my integrity during this process because I am certain I did not knowingly breach the rules. Out of respect for the process I will not comment further until the process is concluded.”
Gli ultimi casi di positività al doping nel mondo dell’atletica
Recentemente abbiamo dovuto scrivere di altri due casi di positività al doping che hanno toccato il mondo dell’atletica. Il primo riguarda Titus Ekiru, squalificato per dieci causa doping e ostacolo alle indagini. Proprio dopo la vittoria di Milano, l’atleta keniano risultò positivo al doping. Sempre nel 2021, ma a fine anno della Abu Dhabi Marathon del 26 novembre, il corridore trentunenne venne trovato ancora una volta positivo. Una prima sospensione provvisoria era stata comunicata a Ekiru il 28 giugno 2022, poichè questi aveva assunto petidina (nella gara di Abu Dhabi) e il triamcinolone acetonide (nella competizione milanese), una sostanza vietata dall’inizio del 2022. Stando ai controlli effettuati dall’ Athletics Integrity Unit Ekiru avrebbe infatti, mediante l’utilizzo di documentazioni false e l’aiuto di un medico, avrebbe compiuti questi illeciti. Confermata la decisione della sospensione,Titus Ekiru è stato privato dei titoli conquistati e non potrà correre fino al 2032. Precedentemente avevamo parlato di quanto accaduto al velocista nigeriano Divine Oduduru, squalificato sei anni per doping sempre dalla l’Athletics Integrity Unit. L’atleta specializzato nei 100 e 200 metri piani, nato il 7 ottobre 1996, negli anni aveva conquistato importanti record: quello nazionale nigeriano dei 200 metri piani con un tempo di 19,73 secondi e il record personale di 9,86 secondi nei 100 metri piani.