No dei giudici inglesi all’estradizione di Michael Dennis Whitbread, 74 anni, accusato dell’omicidio della 66enne Michele Faiers. La donna è stata trovata morta lo scorso 1 novembre 2023 a Casoli, in provincia di Chieti, dove la coppia viveva da qualche tempo. L’uomo, dopo il delitto, era fuggito in Inghilterra, dove è stato arrestato.
Omicidio a Casoli, negata l’estradizione del compagno di Michele Faiers
Michael Dennis Whitbread, che in Inghilterra non è accusato di nessun reato, si è opposto alla richiesta di rientrare in Italia per affrontare il processo. Ai giudici della Westminster Court di Londra il 74enne ha detto di essere tornato in Inghilterra perché è nonno e ha “forti legami” con i familiari.
Rispondendo alle obiezioni, ha risposto che comunque aveva già in programma di fare ritorno in Abruzzo, avendo acquistato il biglietto. La corte, pur negando al momento l’estradizione, non ha ignorato la grave accusa nei confronti di Whitbread; un omicidio che però lui nega.
Il procuratore reiterà la richiesta
Il procuratore è in contatto con i magistrati inglesi e inoltrerà nuovamente la richiesta di estradizione. Dal gip ha intanto ottenuto l’ordinanza di arresto. I carabinieri si stanno coordinando con il vice console presso l’Ambasciata inglese, anche per l’assistenza legale alle figlie della vittima.
Intanto un’audizione più approfondita è già stata fissata per il prossimo 26 febbraio, quando arriveranno dalla procura di Lanciano anche gli atti giudiziari tradotti. Sarà quindi questa l’udienza fondamentale per capire se Whitbread potrà essere processato per omicidio in Italia.
Nel frattempo a Casoli è atteso l’arrivo di due delle quattro figlie di Michele Faiers. Le ragazze, molto provate per il brutale assassinio della madre, saranno ospitate a Palombaro, sempre in provincia di Chieti, dove è presente una folta comunità di inglesi. Anche i sindaci di Casoli e Palombaro si sono messi a disposizione.
Le accuse nei confronti di Michael Dennis Whitbread
Michael Dennis Whitebread è un informatico in pensione ed ex istruttore di diving. E’ ora accusato di omicidio volontario, aggravato dal rapporto della convivenza e dalla premeditazione.
Il cadavere di Michele è stato scoperto lo scorso mercoledì mattina da Petrina Kaey, amica della vittima residente a Palombaro. Michele non le rispondeva da tre giorni: quindi lei, preoccupata, si è recata nel casolare in cui viveva con il compagno in contrada Verratti. Dove ha fatto la tragica scoperta.
Dopo averla accoltellata per sette volte, l’assassino ha coperto il suo corpo con un lenzuolo. Poi si è tolto i vestiti sporchi di sangue, si è cambiato e all’alba di domenica 29 ottobre è scappato.