Arriva la rettifica del ministero dell’Economia e delle Finanze sul bonus mamme 2024, in merito al taglio dei contributi in busta paga: la durata della misura sarà di un solo anno e non di tre come, per errore, era stato indicato nel testo della bozza di legge di Bilancio, arrivata a inizio settimana al Senato. In realtà, le misure previste per questa tipologia di bonus sono due: un’altra platea di mamme è attesa da un taglio dei contributi a proprio carico su una busta paga di lavoro alle dipendenze per tre anni, dal 2024 al 2026. Si tratta delle lavoratrici con tre figli.

Per entrambe le misure di azzeramento dei contributi a proprio carico e per tutte e due le platee, sono state già effettuate delle simulazioni sul numero complessivo delle lavoratrici che avrà accesso agli sconti. Tali simulazioni si basano sui dati in possesso dell’Inps che quantifica in circa 700mila il numero delle mamme lavoratrici rientranti nei due bonus.

Peraltro, a fare la differenza se rientrare in uno o nell’altro bonus è il numero dei figli e l’età del figlio più piccolo, mentre la discriminante per entrambe le platee rispetto all’universo delle lavoratrici è l’avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Bonus mamme 2024, il taglio dei contributi sarà di un anno per chi ha due figli

Arriva la rettifica del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) di Giancarlo Giorgetti in merito al bonus sui contributi delle mamme lavoratrici, previsto dalla legge di Bilancio del 2024. Le platee delle lavoratrici, rigorosamente tutte con contratto a tempo indeterminato e mamme, per poter accedere alla decontribuzione, sono due e si differenziano in base al numero dei figli avuti.

La prima platea riguarda le mamme lavoratrici che abbiano avuto due figli, in base a quanto prevede l’articolo 2 della bozza della legge di Bilancio 2024. Lo sconto sui contributi a proprio carico (pari, di norma, al 9,19% per un contratto di lavoro alle dipendenze), si applicherà per uno solo anno, ovvero il 2024, e non per tre anni come erroneamente riportato (prima della correzione), nella bozza della Manovra 2024.

Inoltre, per ottenere lo sconto è necessario che l’età del figlio più piccolo non superi i 10 anni. A queste condizioni, quindi, le lavoratrici non dovranno versare contributi previdenziali nel prossimo anno. Tuttavia, il finanziamento della misura nella legge di Bilancio 2024 consente di non perdere i contributi non versati ai fini della futura pensione.

Secondo i calcoli basati sui dati dell’Istituto di previdenza, appartengono a questa platea 570mila lavoratrici con due figli (del quale l’ultimo con non oltre 10 anni di età) e con contratto a tempo indeterminato.

Bonus mamme 2024, aumenti stipendi per le donne lavoratrici

La seconda platea della misura di bonus mamme 2024 è riservata alle lavoratrici che abbiano avuto tre figli. In questo caso, secondo quanto già la bozza della legge di Bilancio 2024 riporta da tempo, la misura di decontribuzione rimarrà in vigore per tre anni, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.

Ammesse a questa misura saranno le donne che abbiano tre figli, l’ultimo dei quali non ancora maggiorenne. Accedono alla decontribuzione le donne in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. A queste condizioni, il numero di mamme che accedono alla decontribuzione è pari a 111mila.

Di quanto aumentano gli stipendi nel prossimo anno?

Per tutte e due le platee, lo sgravio dei contributi previdenziali carico delle lavoratrici è totale. Non si dovrà versare il 9,19% in busta paga, purché non si superino i 3.000 euro di taglio dei contributi all’anno. A questo tetto annuale potrebbero corrispondere risparmi (e, dunque, aumenti dello stipendio), fino a 230 euro al mese per 13 mensilità.

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha sollecitato la correzione all’errata corrige nel testo della bozza di Bilancio 2024 approdato a Palazzo Madama all’inizio della settimana. La nota del Mef chiarisce la differenza tra le due misure spettanti alle differenti platee di lavoratrici.