Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha tenuto una conferenza stampa a margine della visita di Ursula Von der Leyen nei territori ucraini. Ha ribadito la ferrea volontà del suo paese di aderire all’Unione Europea.
“E’ un momento molto importante, il momento in cui stiamo aspettando la decisione politica sull’Ucraina per l’inizio dei negoziati d’adesione all’Ue. Questa decisione avrà un ruolo fondamentale per la storia non solo dell’Ucraina ma dell’intera Europa. Garantiremo nuove basi per la crescita dell’Ucraina e di tutti i paesi europei e garantiremo al nostro Paese e al popolo ucraino la vera sicurezza economica e sociale.”
Inoltre, ha sottolineato come la guerra in Medio Oriente stia distraendo l’opinione pubblica internazionale dall’Ucraina.
“Sì, è chiaro che la guerra in Medio Oriente sta distogliendo l’attenzione dall’Ucraina, questo è uno degli obiettivi della Federazione russa.”
Guerra in Ucraina, Zelensky: “La gente è stanca”
Il presidente Zelensky, sempre all’interno della conferenza congiunta, ha ribadito come sia evidente la stanchezza della popolazione dopo oltre un anno di conflitto. Allo stesso tempo, però, afferma che non ci sono alternative per la sopravvivenza.
“Il tempo è passato e oggi la gente è stanca, ma questa non è una situazione di stallo. Non possiamo nemmeno pensare alla sconfitta. Non c’è alternativa.”
Von der Leyen: “Pronto il dodicesimo pacchetto di sanzioni”
La guerra in Ucraina continua a lasciare sul terreno morti e ferite, con attacchi all’ordine del giorno soprattutto nella zona del Kherson. Non mancano, inoltre, i pericoli di un disastro nucleare, in particolar modo per quanto riguarda la centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. La presidente della Commissione Europea ha anche oggi ribadito il fermo sostegno alla causa ucraina, smentendo le voci che vedrebbero l’Unione Europa sempre più lontana da Kiev.
“La prossima settimana presenteremo il nostro dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Le nuove sanzioni toccheranno fino a cento nuovi individui coinvolti nell’aggressione all’Ucraina, nuovi divieti di import ed export, azioni per inasprire il tetto al prezzo del petrolio e misure severe nei confronti delle società di Paesi terzi che eludono le sanzioni.”