L’aggravamento dell’invalidità rappresenta il peggioramento delle condizioni di salute; pertanto, un ulteriore riduzione della capacità lavorativa dà diritto a un sostegno economico. Non solo.

È importante sottolineare che l’invalidità viene riconosciuta in presenza di una diminuzione della capacità lavorativa dovuta a infermità o menomazioni. Vediamo insieme la procedura che permette di ottenere l’aggravamento dell’invalidità, quanti soldi spettano in più e quanto tempo è necessario per riceverli.

Aggravamento invalidità

 L’aggravamento dell’invalidità può essere riconosciuto anche ai minori o a coloro che hanno superato l’età lavorativa, ossia i 67 anni. Il grado di invalidità viene attribuito in base alla capacità di eseguire i compiti ordinari o le funzioni tipiche della loro età.

Va premesso che l’indennità di aggravamento è condizionata dallo stato di salute della persona invalida; pertanto, nel tempo, può subire miglioramenti o peggioramenti. Spesso si presenta la richiesta di aggravamento al fine di aumentare la propria percentuale di invalidità civile.

È importante sottolineare che la procedura per richiedere l’indennità civile di aggravamento delle condizioni di salute della persona invalida è la stessa utilizzata per la richiesta di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap. Vediamo insieme come funziona.

Quando si può chiedere l’aggravamento?

Secondo quanto riportato dall’INPS, l’aggravamento dell’invalidità civile rientra tra le prestazioni riconosciute dal sistema previdenziale per le variazioni peggiorative delle condizioni di salute dell’invalido. L’accertamento sanitario mira a verificare i requisiti richiesti per il riconoscimento di:

  • invalidità civile;
  • cecità civile;
  • sordità;
  • disabilità;
  • handicap.

Chi fa la domanda di aggravamento?

La domanda per l’accertamento dell’aggravamento dello stato di invalidità civile può essere prestata:

  • cittadini italiani con residenza in Italia;
  • cittadini stranieri comunitari legalmente soggiornanti in Italia e iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
  • cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia con permesso di soggiorno di almeno un anno (articolo 41 del Testo Unico per l’immigrazione).

Come funziona la richiesta di aggravamento per invalidità?

Per avviare il processo di aggravamento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità, è necessario:

  • recarsi da un medico certificatore;
  • chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo.

L’accertamento per l’aggravamento delle condizioni di salute viene seguito dalla Commissione medico-legale:

  • presso le Aziende Sanitarie Locali, integrate con un medico INPS;
  • presso i Centri medico-legali dell’INPS, nelle regioni che hanno sottoscritto il protocollo per l’affidamento dell’accertamento sanitario all’INPS (cd. Convenzioni CIC).

Se l’invalido non si trova nella condizione di essere trasportato:

  • è necessario richiedere una visita domiciliare, almeno cinque giorni prima della data fissata per l’accertamento dell’aggravamento;
  • la Commissione medica entro almeno cinque giorni dalla domanda,  comunica all’invalido data e ora della visita domiciliare.

 Se, invece, l’invalido a causa di un impedimento non si presenta alla visita, viene convocato per una seconda volta. Tuttavia, se non si presenta neanche alla seconda convocazione, viene considerata rinuncia. La Commissione redige il verbale di visita con l’attribuzione dell’aggravamento, a condizione che si soddisfi il requisito sanitario.

Quanto ammonta l’assegno di invalidità al 100%?

 Nel 2023, la pensione di invalidità civile totale al 100% prevede l’erogazione di un importo pari a 386,27 euro mensili, a condizione che si soddisfino i requisiti reddituali.

I limiti reddituali per il singolo individuo prevedono una soglia non superiore a 9.102,34 euro, mentre se si è coniugati, la soglia reddituale sale a 15.644,85 euro.

Quanto spetta per l’incremento della maggiorazione?

 Nel 2023, la maggiorazione al milione può essere richiesta a partire dai 18 anni di età e permette l’integrazione della pensione di invalidità fino a 660,79 euro al mese.

Chi ha l’indennità di accompagnamento può vivere da solo?

 L‘indennità di accompagnamento è una prestazione erogata in favore dei mutilati o degli invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

Tuttavia, è anche vero che il legislatore non impone alcun limite alla libertà della persona che percepisce l’indennità di accompagnamento. In generale, la norma determina l’accertamento delle condizioni per le quali una persona disabile ha bisogno di un accompagnatore, ma allo stesso tempo non prevede obblighi legati agli spostamenti

Quanto prende un invalido con l’indennità di accompagnamento?

 L’INPS corrisponde un importo pari a 527,16 euro al mese per l’Indennità di accompagnamento. Il beneficio economico non è soggetto a limiti di reddito personale annuo né di età.

Come presentare la domanda di aggravamento dell’invalidità

Per presentare la domanda per l’aggravamento dell’invalidità, l’invalido in possesso del certificato medico introduttivo può presentare la richiesta tramite:

  • il sito dell’INPS;
  • Patronato o caf.